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Moratti: “Inter meglio del previsto, si gioca il secondo posto. Gasperini? Ecco come andò…”

L'ex presidente dell'Inter ha parlato in vista della sfida di domani

Andrea Della Sala

Domani alle ore 12.3o l'Inter affronterà l'Atalanta a Bergamo. In vista di questa sfida, l'Eco di Bergamo, ha intervistato l'ex presidente interista Massimo Moratti:

«All’Inter sono tutti cortesissimi e mi tengono al corrente di un sacco di cose che non sarebbero affatto obbligati a dirmi»

Viene a Bergamo a vedere la partita?

«No. Orario troppo scomodo. C’è la tivù».

Poi a Bergamo non sempre le è andata bene. Si ricorda l’anno del triplete?

«Scusi, mi dica la data, per favore».

Era il 18 gennaio 2009.

«Allora non era l’anno del triplete, ma quello del primo scudetto di Mourinho. Vede che mi ricordo meglio di lei? Certo che l’ho ancora in mente quella partita. Vinse l’Atalanta 3-1. C’era Del Neri in panchina. E Doni ci rifilò una doppietta, giocando spettacolosamente. Se non sbaglio, segnò anche Floccari, quel centravanti che poi passò alla Lazio. Giusto?».

E se domenica l’Atalanta fa il bis?

«Niente di strano. Sarà la solita battaglia. Lì è stato sempre così».

L’Inter però pare in una forma splendida. In campionato vince da sette partite. È vero che Politano sta volando, in questo periodo?

«Vuole che faccia la spia? Sì, Politano mi sembra che stia realizzando quel salto di qualità che ci aspettavamo. Bravo lo è sempre stato, magari ora riesce a dare più continuità al suo gioco. Se vuol sapere il pericolo numero uno per l’Atalanta, rispondo Icardi. Così non svelo nessun segreto».

L’Atalanta l’ha già vista quest’anno?

«Sì, ho visto proprio l’ultima partita, quella col Bologna. Anche l’Atalanta è in serie positiva, no? E mi è sembrato che stia bene. Giocano sempre all’attacco. Erano andati sotto di un gol, ma hanno avuto una grande reazione».

E di che si stupisce? L’allenatore dell’Atalanta lo conosce bene. L’ha cacciato lei, Gasperini, nel 2011.

«Cacciato, no. Non rientra nel mio modo di fare. Diciamo che allora s’interruppe un rapporto di lavoro e che io feci quanto era nell’interesse della mia società. Ciò non toglie che io apprezzi questo tecnico, in particolare per quello che sta facendo proprio all’Atalanta».

Gasp tuttavia dà l’impressione, in base anche ad alcune dichiarazioni recenti, di non aver dimenticato quell’esonero.

«Non credo che sia così. È tutto passato. Gasperini l’ho rivisto martedì sera a San Siro per Inter-Barcellona. È venuto a vedere la partita e ci siamo salutati cordialmente. È stato gentilissimo».

Per l’Inter la gara con l’Atalanta è un bell’esame.

«In serie A tutte le partite sono un esame. Adesso sta profilandosi un duello fra Inter e Napoli per conquistare il ruolo di seconda forza dietro alla Juventus. Forse l’Inter sta andando meglio del previsto e sta anche piacendo come gioco. Ma lo stesso discorso vale per il Napoli. Non credevo che Ancelotti in così poco tempo riuscisse a dare alla squadra la sua impronta».

Nel 2004, quando la gente la contestava per l’ingaggio di Roy Hodgson, si dimise e nominò presidente Giacinto.

«Non mi ricordo che fu per quel motivo. Hodgson è stato un allenatore di cui sono stato molto soddisfatto. Nominai presidente Giacinto perché in quella fase sembrò opportuno che mi facessi momentaneamente da parte, visto che poteva sostituirmi un personaggio che non solo era stato un grande atleta per i nostri colori ma che era anche un uomo di grandi doti morali».

Berlusconi ha preso il Monza. Che ne dice?

«Un’opportunità importante per Monza. Per tutta la città, intendo, non solo per la società di calcio. Il supporto di Galliani sarà fondamentale. Penso che sia Galliani che Berlusconi abbiano trovato nel Monza qualcosa di loro per poter fare il tifo. Certo che resta una squadra piccola, almeno per ora».

Lei non pensa a qualcosa di simile?

«Nooo!».

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