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Moratti: “Seconda stella? Inter, momento giusto. Con Inzaghi ci divertiamo. Conte…”

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L'ex presidente nerazzurro è tornato a parlare della squadra di Inzaghi e di quella che ha vinto tutto quando lui la guidava

Eva A. Provenzano

L'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti ha rilasciato un'intervista a Gianluca Rossi, per il suo canale Youtube. Queste le parole dell'ex proprietario nerazzurro:

-Si sta divertendo con l'Inter di Inzaghi?

Io credo proprio di sì. Fin dall’inizio Simone Inzaghi ha fatto capire che avrebbe fatto giocare bene la squadra: è una promessa che poi ha mantenuto, perché la squadra gioca sempre meglio. Avendo a disposizione tutta la rosa, poi con i cinque cambi, che dà la possibilità di essere più freschi ai giocatori, sta sfruttando al meglio anche quelle che sono le nuove regole. Complimenti a Inzaghi, perché andiamo allo stadio e ci divertiamo.

-Vede la seconda stella?

Sarebbe forse arrivato il momento giusto. Credo che l’Inter possa competere tranquillamente per vincere il campionato. Quindi alla seconda stella speriamo proprio di arrivarci. 

Moratti: “Seconda stella? Inter, momento giusto. Con Inzaghi ci divertiamo. Conte…”- immagine 2

-Cosa pensa dell'addio Di Conte: sembra abbia sbagliato i conti stavolta... 

Ha un carattere forte, forse non aveva trovato più nella società quella risposta per costruire il futuro. Non ha sentito quella fiducia, o non hanno risposto alle sue richieste in termini adeguati. E quindi si è sentito con la possibilità di andarsene e se n’è andato. Ha valutato male l’Inter, perché l’ha valutata troppo poco per quello che invece era. L’uscita poi di Lukaku e dell'ala destra, Hakimi, tutti pensavamo che fosse la ragione della scelta di Conte. In realtà Inzaghi e Marotta ci hanno fatto capire che con qualche aggiustamento la squadra avrebbe funzionato bene lo stesso e funziona meglio lo stesso. Ha fatto questo passo che gli è andato benissimo, perché adesso è al Tottenham, ma che forse poteva evitare di fare. 

-Qual è il giocatore che la colpisce di più nella rosa attuale, che avrebbe visto bene anche nella sua Inter? 

Nicolò Barella mi ricorda Nicola Berti, non del tutto però, ha un bel piede, una vivacità notevole. A me non dispiace Lautaro, credo che abbia una grandissima classe che non ha ancora espresso al 100%. Può ancora crescere, poi gli altri sono tutti buoni: Dzeko è un piacere vederlo giocare, la difesa è forte, Brozovic per conto mio è cresciuto in una maniera incredibile. Questo giocatore che aveva provato tanti ruoli, sinceramente bravissimo e umile. Sta facendo un gioco incredibile, per conto mio è uno dei migliori».

-Per i contatti che ha Moratti come è vista la situazione societaria con le voci sulla cessione dell'Inter? 

Gli Zhang hanno sempre fatto di tutto per rispondere al dovere e al rispetto per l'Inter. E tra queste cose potrebbe anche esserci l'ipotesi di trovare qualcuno che possa fare meglio in certe situazioni. Dobbiamo abituarci a queste cose, che possono succedere. 

-Le dicono di riscendere in pista come con Interspac? 

Lo fanno molto per gentilezza e per nostalgia. Normale pensino che un mio intervento possa essere decisivo, ma non può esserci in questo momento. 

-I suoi figli su che posizione sono? Un altro Moratti potrebbe esserci all'Inter? 

Sono tifosi, molto. Vogliono bene all'Inter. Figli e figlie. Ma le cose si fanno nel momento giusto per farle. Io l'ho fatto in quel momento, forse era una pazzia. Ma era un'Inter più dimensionata. Ora siamo fuori da qualsiasi dimensione. 

-Gioia più grande del Triplete o cruccio inconfessato? 

Magari non lo so neanche io. La più grande gioia è stato il Triplete: sforzo e sacrificio da parte dei giocatori. Atteggiamento di grandissimo impegno e sono riconoscente a questi ragazzi. La squadra del 1998 è stata molto simpatica, abbiamo iniziato qualcosa che sembrava dovesse continuare a lungo, è stato un momento di grande emozione. C'era la speranza. Sono state due stagioni diverse ma belle. Poi di Inter ne ho viste tante: ogni partita l'ho vinta, combattuta, qualche giocatore faceva qualcosa di speciale. I tifosi, tutto ho apprezzato tantissimo. Non è andata così male... Mi è dispiaciuto nel 1998 per lo scudetto. Ma per i giocatori. 

 

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