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Moratti: “Meazza? Aria nuova, ET non si tira indietro. Mancini? Ha chiarito che…”

Con il presidente Thohir a Giacarta, a fare gli onori di casa al Meazza, ieri, c’era l’ex presidente onorario Massimo Moratti. Alla Gazzetta dello Sport, Moratti ha parlato della vittoria sul Genoa ma non solo: “Se mi è piaciuta la...

Riccardo Fusato

Con il presidente Thohir a Giacarta, a fare gli onori di casa al Meazza, ieri, c’era l'ex presidente onorario Massimo Moratti. Alla Gazzetta dello Sport, Moratti ha parlato della vittoria sul Genoa ma non solo: Se mi è piaciuta la squadra? Sì, bella partita. Si è sentito anche l’effetto dato dai nuovi arrivati. Il cui peso non sarà soltanto psicologico, visto che Podolski lo abbiamo già visto all’opera due volte, mentre Shaqiri ha dimostrato anche nell’ultimo Mondiale quello che è in grado di fare. Sono proprio curioso di vederlo all’opera in nerazzurro.

La prova di Podolski? Molto buona. Il tedesco si è dimostrato giocatore intelligente ed esperto, altrimenti non si sarebbe inserito così in fretta. Mi aveva convinto contro la Juve, si è ripetuto col Genoa. Bravo anche a sacrificarsi nel finale, malgrado si vedesse che era stanco.

Vidic? A prescindere dal gol, ha diretto bene la difesa. La squadra è stata brava a non rischiare quasi nulla. Sintomo di una crescita anche mentale.

L’entusiasmo della gente?  I tifosi dell’Inter sono sempre fantastici. Hanno saputo trascinare la squadra. Ma questo avviene anche perché Mancini sa trascinare il pubblico. Ha cambiato mentalità al gruppo, lo fa giocare bene. Il fatto che abbia in mano tutto l’ambiente lo dimostra la simpatia con cui ha reagito a quella pallonata involontaria di Andreolli. Rialzandosi e mimando il gesto della sostituzione ha dato l’idea di come lui e la squadra siano in piena sintonia. Allo stadio si respirava proprio un’aria nuova.

E’ molto bravo a convincere i presidenti a spendere?  Ai miei tempi in effetti era molto insistente... Ora penso che la situazione sia un po’ diversa. Anche perché credo che al momento di tornare a Milano abbia fatto chiaro alla dirigenza che per puntare in alto bisognava rinforzare la rosa. Come un anno fa con Hernanes, Thohir ha dimostrato che se serve fare un sacrificio per l’Inter lui non si tira indietro.

Credo nel terzo posto? Certo. Dobbiamo crederci tutti”.