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Moratti: “Mou? Non cambio allenatore, c’è Leo. Facchetti un simbolo dell’Inter…”

Il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Rai, nell’ambito della trasmissione sportiva Dribbling. Ecco la versione integrale dell’intervista ripresa da inter.it. Si è chiuso...

Eva A. Provenzano

Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Rai, nell'ambito della trasmissione sportiva Dribbling. Ecco la versione integrale dell'intervista ripresa da inter.it.

Si è chiuso un anno straordinario, il 2010. Come l'ha vissuto il presidente Massimo Moratti?'Durante l'anno c'è sempre la pressione, l'ansia di raggiungere i risultati. Poi, dopo un po', cominci a capire che è successo una cosa bellissima che non dimenticherai mai, che rimarrà nel cuore di tutti i tifosi. Lo so perché sono tifoso anch'io'.

Non era mai successo che un padre e un figlio riuscissero a vincere così tanto, a distanza di anni. Qual è il rapporto tra i Moratti e l'Inter?'Un legame dovuto alla passione, certamente. E poi un po' di fortuna serve anche, insieme alla determinazione, al fatto di sentirsi in dovere nei confronti del pubblico, nei confronti della storia della società. Queste cose qualche volta vengono premiate'.

Si dice che sua moglie all'inizio non volesse che lei diventasse presidente dell'Inter. Adesso che si parla di suo figlio come futuro presidente cosa dice?'Non credo che questo sia un progetto, non vedo questo come un progetto, e credo che mio figlio comunque abbia voglia di lavorare, e alla sua età è bene anche dedicarsi e crescere sempre con la conoscenza del proprio lavoro e di altre cose che ci sono nel mondo. Se cambio, forse cambio del tutto, non è che cambierò stando in famiglia'.

Cosa può dire dei messaggi di amore di José Mourinho per l'Inter? Si parla anche di un suo ritorno.'Non lo so, devo dire che Mourinho è serio e professionale, e credo che lui vorrà fare bene al Real Madrid. Questi sono legami che comunque rimangono tutta la vita. Se dovesse chiedere di tornare? Io credo che in questo momento né lui me lo chieda né io ho intenzione di cambiare allenatore'.

L'approccio di Leonardo con l'Inter è stato straordinario.'L'istinto mi diceva che fosse la persona giusta. Lo rifarei. Per conto mio è una persona che ha tante di quelle qualità che se riesce costantemente a metterle in pratica per me farà molto bene'.

A proposito della rimonta da portare a termine nei confronti del Milan?'Sono coinvolte tante squadre che stanno facendo bene, non solo il Milan. Noi stiamo facendo il nostro, stiamo cercando di riprenderci da una situazione difficile che abbiamo avuto qualche mese fa e quindi lo facciamo con fiducia e anche con il realismo di sapere che non è una cosa facile. Però abbiamo fiducia e se i giocatori girano come devono girare penso che si possa fare'.

Qual è la cosa che al presidente Moratti è piaciuta di meno di questi 15 anni di calcio?'È la storia dell'immensa presa in giro che è stata Calciopoli, presa in giro del calcio italiano'.

Potrebbe esserci un futuro per Roberto Baggio all'Inter?'È una delle persone più in gamba che io ho conosciuto nel calcio italiano, per serietà, per professionalità, per sacrificio. Porte aperte a Baggio, sempre, l'unica cosa è che una persona talmente importante che quando entra in una società non può entrare dalla porta di servizio'.

Quale può essere il simbolo degli interisti, al di là della famiglia Moratti?'Facchetti, senza dubbio. Ci manca ed è colui che rappresenta di più la storia dell'Inter'.