Andrà in onda questa sera e sarà la prima grande intervista realizzata per GazzettaTv, nuovo canale tematico della rosea che sbarca sullo schermo. Josè Mourinho, ovunque sia, su qualunque panchina, è sempre Josè Mourinho. Quello del “non sono un pirla” e del “Monaco di Tibete”, quello che tira sempre. Paolo Condò vola in Inghilterra per intervistare lo Special One, a casa sua, nella darkroom inglese.
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Mou: “Con l’Inter ho fatto qualcosa di speciale. Ho pianto anche con Moratti…”
Andrà in onda questa sera e sarà la prima grande intervista realizzata per GazzettaTv, nuovo canale tematico della rosea che sbarca sullo schermo. Josè Mourinho, ovunque sia, su qualunque panchina, è sempre Josè Mourinho. Quello del “non...
TRIPLETE – "E’ stata l’impresa più grande della mia carriera. Nel calcio moderno il triplete è molo difficile, e poi farlo in Portogallo è una cosa, farlo in Italia è un’altra”.
SERIE A – “Non ho lasciato la serie A per la sensazione che il livello si fosse abbassato, anzi, ogni partita è superdifficile. In Inghilterra competitività e mentalità sono incredibili, ma in Italia…ora non posso saperlo, ma ai miei tempi sentivo ogni domenica la grandezza della sfida a livello tattico. Allenatori bravi, squadre ben organizzate e soprattutto dal punto di vista difensivo”.
DECISIONE – “Avevo l’idea di vincere tre campionati, Inghilterra, Italia e Spagna. Avevo già rifiutato il Real, ed è un rifiuto che si può fare una volta sola. L’offerta è arrivata in quel momento in cui avevo capito di aver fatto qualcosa di speciale con l’Inter. Per questo sono uscito piangendo dall’auto e ho pianto anche con Moratti. Che ha capito e ha accettato”.
MESSI – “Difficile al Chelsea, penso che Messi sarà sempre del Bercellona. Posso sbagliare, nel calcio non si sa mai”.
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