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Mura: “Milan dipende da Ibra? Mai quanto l’Inter dipende da Eto’o”

Stesso giornale, ma punti di vista opposti. Se Andrea Sorrentino crede nella rimonta dell’Inter, Gianni Mura è molto più perplesso. Il giornalista, poi, analizza lo stato di forma delle due milanesi, ravvisando nell’inter una...

Daniele Mari

Stesso giornale, ma punti di vista opposti. Se Andrea Sorrentino crede nella rimonta dell'Inter, Gianni Mura è molto più perplesso. Il giornalista, poi, analizza lo stato di forma delle due milanesi, ravvisando nell'inter una maggiore dipendenza da Eto'o di quanto non ne abbia il Milan nei confronti di Ibrahimovic. Un punto di vista discutibile che vi riportiamo di seguito: 

"SEMBRA ormai una corsa a due, tutta milanese, quella per lo scudetto. La distanza è sempre quella, 5 punti, e potrebbe restare invariata fino al derby, fra tre settimane. L'Inter giocherà a Brescia e il Milan in casa col Bari, poi a Palermo mentre l'Inter riceverà il Lecce. Fare calcoli sulle ultime dieci giornate, o tabelle, non serve a molto ma è inevitabile. Con qualche premessa. La prima è che influiranno le gare di Champions: sconfitte in casa, le due milanesi sono sull'orlo dell'eliminazione ma non tutto è scritto: il Bayern è in un pessimo momento e si parla della rottura con Van Gaal, il Tottenham è più solido ma un Milan con l'acqua alla gola, s'è visto altre volte, può ribaltare il pronostico. La seconda è che più ci si avvicina al termine più diventa difficile la partita in apparenza facile, col Brescia o col Cesena o col Lecce. Ne sa qualcosa il Napoli, che col Brescia ha pure rischiato di perdere e può aggrapparsi solo a un rigore non fischiato. Ne sa qualcosa l'Udinese, che per battere il Bari ha sfruttato un rigore (che c'era). Per questo l'Inter venerdì a Brescia può trovare più ostacoli del Milan a Palermo.Verosimilmente, nel derby al Milan andranno bene due risultati su tre e questo è un piccolo vantaggio, in aggiunta ai 5 punti. Dopo il derby, l'Inter avrà quattro gare in casa (Chievo, Lazio, Fiorentina e Catania) e tre fuori (Parma, Cesena e Napoli).

L'Inter ha un calendario migliore, con una sola trasfertadura (Napoli), il Milan almeno le ultime due, Roma e Udine. Questo è il minimo che si può dire oggi, perché ogni partita è figlia della classifica e bisognerà vedere quali saranno, in primavera avanzata, le posizioni: chi è in lotta per qualcosa, chi è fuori da tutto. Al Milan è bastato un tiro-ciofeca di Gattuso (la definizione è sua) per battere una Juve allo sbando totale. Il grigiore della partita ha reso più scintillante l'esibizione dell'Inter. D'altra parte a Torino l'Inter aveva perso, il Milan ha vinto rischiando pochissimo, come già col Napoli, e senza sviste arbitrali. Se fa gol Gattuso, e per giunta di sinistro, è un segnale di anno buono. Non si fa in tempo a stabilire che il Milan dipende da Ibra (mai come l'Inter dipende da Eto'o) e comincia a segnare qualcun altro. Il Milan dà l'impressione di una squadra più solida e matura, più esperta e sorniona. Raccoglie più punti fuori che in casa, 31 e 30. L'Inter si ritrova meglio in casa: 33 e 23. La difesa, se aggredita in velocità, balla. Questo non toglie che Leonardo (33 punti in 13 partite) abbia battuto il record di Capello alla Juve (32). E il Genoa nelle precedenti trasferte aveva beccato solo 9 gol. L'Inter ha più capacità di cambiamento tra un tempo e l'altro, a volte pare che abbia bisogno di una sberla per entrare seriamente in partita. Ma quando ci entra sono dolori per gli altri. Incostante nel rendimento ma costante nei risultati: questa è l'Inter di Eto'o, senza di lui sarebbe buio. "