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Nicchi: “Non so se ci sarà il Var l’anno prossimo, credo di sì. Ecco come lo miglioriamo”

Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, ha parlato dello strumento tecnologico: "Portarlo al Mondiale facile, in Uefa no"

Redazione1908

"Non so se la Var ci sara' anche l'anno prossimo in serie A, ma credo di si' e lavoriamo affinche' funzionera' ancor meglio. Solo al termine del primo anno di applicazione capiremo dove potra' essere migliorabile". Cosi', ai microfoni di Radio Crc, Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri.

"La Var sta andando molto bene - spiega il numero uno dell'Assoarbitri - perche' bisogna prendere in considerazione il fatto che e' uno strumento tecnologico che porta benefici e giustizia, ma che stiamo applicando da pochi mesi per cui e' migliorabile. I riconoscimenti che arrivano, inoltre, ci gratificano perche' molti paesi europei prendono l'Italia come esempio".

"Come categoria abbiamo l'obbligo di seguire un protocollo rigido e complicato e alla fine del primo anno di sperimentazione probabilmente verra' aggiustato Di conseguenza, l'innovazione tecnologica va migliorata, ma a volte quelli che vengono classificati come errori non sono tali, ma episodi su cui la tecnologia non puo' intervenire. Nella maggioranza dei casi, pero', il Var e' stato di grande supporto. Devo dire anche che a noi non sfugge niente, tutte le partite vengono riviste e vivisezionate e viene fatta una relazione che esamina in complesso la partita e inviata ad un'universita' svizzera che analizza tutto. Se in una giornata vengono sbagliati ad esempio 4 calci d'angolo, si va a capire il motivo".

"Il singolo episodio e' fine a se stesso, quando invece gli errori si ripetono, puo' essere che la tecnologia debba essere modificata e in tal senso c'e' il progresso. L'arbitro alla Var e' quello che decide e lo fa anche in base alle immagini che gli vengono fornite e devo dire gli operatori stanno facendo un grande sforzo per crescere dal punto di vista della tempestivita'. Quando il Var interviene in modo silente o modifica una decisione, viene tutto registrato e serve anche per capire dove serve maggiormente lo strumento tecnologico. E' un lavoro affascinante e le eventuali modifiche verranno fatte quando sara' il momento. Degli episodi singoli non ne parlo perche' tutti vengono esaminati da chi di dovere e vi assicuro che vengono rivisti tutti gli episodi che accadono in una partita".

A cento giorni dall'inizio dei Mondiali, ricorda Nicchi, "ci sara' la Var, e' ufficiale. Fifa e Uefa hanno le stesse idee, ma non gli stessi problemi. Portare la Var al Mondiale e' abbastanza semplice perche' si gioca su pochi campi che possono essere attrezzati tranquillamente. Se parliamo di Uefa invece e' diverso perche' significa portare lo strumento in Paesi che non lo utilizzano - conclude Nicchi - e dovrebbe essere utilizzato da arbitri che attualmente non lo conoscono".

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