È tornato recentemente in primo piano il problema del rinnovo dei contratti collettivi dei calciatori, per cui l’Assocalciatori e la Lega non riescono a trovare un accordo.Il problema verte principalmente su due dei dieci punti che i giocatori vogliono discutere e cambiare, ma sui quali le società non sembrano voler fare sconti.Nel vecchio contratto collettivo l’articolo 7 prevede la facoltà da parte delle società di mettere fuori rosa i calciatori, di non farli allenare con la prima squadra e di non convocarli per partite ufficiali. Questo è il primo punto su cui non si riesce a trovare un accordo.Inoltre le società reclamano il diritto di poter cedere i giocatori senza il bisogno del loro consenso.Abbiamo intervistato in esclusiva per fcinter1908.it Massimo Oddo, ex portavoce dell’AIC, per capire meglio quali sono le richieste della categoria, e cosa pensa personalmente di quanto sta accadendo.Ciao Massimo, cosa pensi a proposito dei due punti in questione?“ A proposito della possibilità di mettere fuori rosa i giocatori, non sono assolutamente d’accordo, l’articolo 7 del vecchio contratto la prevede, ma c’è da dire che il vecchio contratto è stato firmato nel 1968, ed è assolutamente inattuale e rivedibile. Per quanto riguarda la pretesa da parte delle società di vendere un giocatore senza chiedere il consenso dello stesso è inattuabile. I trasferimenti devono essere valutati dall’interessato, in base a molte cose “(trasferire una famiglia non può essere una decisione presa da persone esterne!) .Che ruolo hai tu in questa disputa e come credi si possa risolvere?“Quando abbiamo indetto il primo sciopero, poi revocato, ero il portavoce dell’AIC. Adesso non lo sono più perché non mi trovo d’accordo con l’atteggiamento del sindacato, che invece di prendere in considerazione vie alternative di mediazione rimane fermo sulle sue posizione senza voler cedere minimamente, mentre in una trattativa a mio parere le parti devono venirsi incontro.”Quali sarebbero le mediazioni a qui ti riferisci?“Io personalmente ho fatto una proposta che credo venisse incontro a entrambe le parti per quanto riguarda il primo punto in discussione: invece di mettere fuori rosa un giocatore, le società possono decidere di liberarlo, continuando comunque a garantire lo stipendio per i successivi due anni dal momento della rescissione del contratto. In caso venga stipulato un nuovo contratto da parte del giocatore prima del termine di questo periodo, la vecchia società di appartenenza dovrebbe garantire al suo ex tesserato di percepire la stessa somma. In definitiva la società che lo ha liberato dovrebbe pagare la differenza che c’è tra il vecchio e il nuovo contratto, fino alla scadenza dei due anni di remunerazione previsti. ”Quindi tu sei d’accordo con lo sciopero?“No, non lo sono. Sciopererò in quanto calciatore, se il campionato si fermerà, dovrò adeguarmi alle scelte della mia categoria, ma ritengo sia inutile che le parti giungano a questi atti estremi, che vanno solo a discapito di tutti. ”
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Oddo a fcinter1908.it: “Non sono d’accordo con lo sciopero. Atti estremi inutili”
È tornato recentemente in primo piano il problema del rinnovo dei contratti collettivi dei calciatori, per cui l’Assocalciatori e la Lega non riescono a trovare un accordo. Il problema verte principalmente su due dei dieci punti che i giocatori...
FCINTER1908.IT RINGRAZIA MASSIMO ODDO PER LA DISPONIBILITA'.
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