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Osvaldo: “Addio al calcio? Troppe regole, ora mi sento felice. Pensano che sia pazzo, ma…”

L'ex attaccante di Inter, Roma e Juve ha parlato del suo addio al calcio

Andrea Della Sala

Dopo aver giocato per Roma, Juve, Inter e Boca Juniors, Daniel Osvaldo ha abbandonato il calco per fare musica, il suo grande sogno. Intervistato dal Sun ha rivelato i motivi di questa scelta e mentre parlava e rideva aveva una sigaretta nella mano destra e una bottiglia di Jack Daniel's nella mano sinistra:

CALCIO - "Avevo 30 anni quando ho smesso di giocare a calcio. La gente dice che è l'età in cui i calciatori raggiungono il loro apice. Le persone non capiscono, pensano che io sia pazzo. Hai tutto quello che desideri e molli. Hai giocato in alcuni dei migliori club del mondo e hai smesso per metterti a fare musica? Sei matto. Non capiscono, ma è la mia passione". 

REGOLE - "Ci sono troppe regole nel calcio, tantissime regole. E non vado d'accordo con le regole, devo essere libero. Sono orgoglioso della mia carriera e devo tutto al calcio. Ma nel calcio devi vivere una vita che non è reale. Hai un prezzo, un valore, è una cosa folle. Se sei bravo, vali 50 milioni, se non sei bravo non vali niente. Se fai gol sei Dio, se non lo fai sei una m...". 

MUSICA - "L'unica cosa che importa di te è il Daniel Osvaldo calciatore, ma non gliene frega niente se sei un bravo ragazzo o meno. O se hai dei sentimenti. Non mi piaceva questo, sono una persona sensibile, ero stanco. Stavo impazzendo e ho deciso di intraprendere la carriera musicale. Ho lasciato il calcio e mi sento più leggero e rilassato, sono così felice adesso.

MESSI - "Messi è un ragazzo splendido. Non deve vincere il Mondiale per essere il migliore al mondo, lui è il migliore. Il migliore della storia? Non mi piace fare paragoni. Ma credo che Maradona sia stato il migliore di sempre. Diego è Diego per noi. Non solo per il calcio. E' una rockstar, è pazzo, lo amo". 

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