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Pagliuca: “Icardi? Un capitano non batte sempre cassa. Wanda? Ora il primo che passa fa l’agente”

L'opinione dell'ex portiere nerazzurro sul caso Icardi

Marco Macca

Nel corso di un'intervista rilasciata all'edizione milanese del Corriere della Sera, Gianluca Pagliuca, ex portiere dell'Inter, oltre ad analizzare il momento della squadra di Luciano Spalletti dopo la vittoria di Parma e del grande periodo di forma che sta attraversando Samir Handanovic, ha espresso la sua opinione anche in merito a uno degli argomenti più scottanti in casa interista, ovvero quello relativo al prolungamento di contratto di Mauro Icardi, riesploso dopo le ultime dichiarazioni di Wanda Nara. Ecco le parole dell'ex estremo difensore nerazzurro:

HANDANOVIC - "Fin qui la sua stagione merita un 8. È davvero completo: molto reattivo, bravo nelle uscite basse, ha coraggio, personalità e fisico. Non gli manca proprio niente. L'Inter cerca un altro portiere? Io valuterei un giovane sui 27-28 anni di ottima prospettiva per avviarlo entro un paio d’anni a prendere il posto di Handanovic. In ogni caso, in grado di poter giocare anche subito. Numero uno al mondo? Dico Courtois del Real, De Gea del Manchester United, Oblak dell’Atletico Madrid e Donnarumma. Oltre, naturalmente, ad Handanovic".

CRISI INTER FINITA? - "Credo proprio di sì. Ora comincia l’avventura in Europa League dove può arrivare sino in fondo. A inizio stagione avevo pronosticato il terzo posto e non ho cambiato idea. Dopo Juve eNapoli, l’Inter è la più forte. Peccato per l’eliminazione in Coppa Italia, ma per ora la stagione può essere considerata in linea con le aspettative iniziali che prevedevano di fare la Champions anche nella prossima stagione. Nella ripresa ha dominato una squadra molto brava a difendersi e ripartire".

ICARDI - "È un momento di appannamento. Ogni anno, del resto, lui chiede il rinnovo e quindi dovrebbe essere abituato a gestire queste situazioni. Un vero capitano non deve battere cassa in continuazione. Ai miei tempi non funzionava così anche perché non c’erano le mogli dei calciatori a fare da agente, ma dei procuratori con tanto di patentino. Ora lo può fare anche il primo che passa. E così non va bene".

(Fonte: Corriere della Sera)