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Palombo: “Uefa-scommesse. Chi farà  le coppe? Udinese, Napoli e Lazio…

Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Ruggero Palombo, prova a fare chiarezza sulla problematica delle scommesse, legate alla partecipazione delle squadre incriminate, alla prossima stagione nelle coppe europee. «Il club va valutato a...

Riccardo Fusato

Il noto editorialista della Gazzetta dello Sport, Ruggero Palombo, prova a fare chiarezza sulla problematica delle scommesse, legate alla partecipazione delle squadre incriminate, alla prossima stagione nelle coppe europee.

«Il club va valutato a parte» e una penalizzazione,anche un solo -1 in classifica, significa niente coppe «in linea di principio. A meno che il club non dimostri la sua completa e totale estraneità. Ma ogni caso va valutato singolarmente ». Così parlò ieri alla Gazzetta dello Sport Gianni Infantino, il potentissimo segretario generale dell’Uefa. Una linea del rigore, per Platini tutti i tesserati coinvolti andrebbero radiati, che è propria dell’Uefa ma in fondo alla quale si intravede una piccola luce per i club italiani in odore d’Europa che causa scommessopoli finiranno, chi più chi meno, con l’essere coinvolti.Coinvolgimento che dovrebbe riguardare certamente la Lazio quarta classificata (Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, due vittorie che sono sotto la lente d’ingrandimento delle Procure di Cremona e Bari, oltre che di Palazzi), il Napoli quinto (il caso del terzo portiere Gianello e del match perso con la Sampdoria curato dalla Procura di Napoli) e forse l’Udinese terza, per un 3-3 col Bari che è all’attenzione della Procura della città pugliese. Nessuna di queste tre società, allo stato attuale delle indagini, sembra coinvolta per responsabilità diretta o presunta. Si ricade dunque nella tradizionale responsabilità oggettiva provocata dal solo coinvolgimento dei calciatori che potrebbe costare a Lazio, Napoli e forse Udinese una penalizzazione. Tale da diventare afflittiva nel campionato appena concluso? Molto, molto improbabile visto che l’afflittività nel loro caso si dovrebbe tradurre in un’esclusione dall’Europa.Con cinque (Napoli) sei (Lazio) e sette punti (Udinese) di vantaggio in classifica sulla coppia Roma-Parma, prime delle escluse dall’Europa, è difficile ipotizzare penalizzazioni così pesanti, anche alla luce dei precedenti antichi e recenti fin qui riscontrati e tenendo in considerazione anche la strada a sconto del patteggiamento. Si entra dunque nel campo di penalizzazioni minori, da scontare nel prossimo campionato. A quel punto resta solo l’ostacolo Uefa: si farà convincere che l’estraneità del club ai misfatti di qualche giocatore è sufficiente per non escludere i club dall’Europa? Ai piani alti della Federcalcio, dove viene sottolineato come «concettualmente l’Uefa tende a lasciare la patata bollente nelle mani della Federazione, nella quale viene riposta la massima fiducia», ritengono di sì. Qualche giudice della stessa federcalcio non mostra uguale ottimismo, ma visto che la questione è più «politica» che altro, è lecito ritenere ne sappiano di più dalle parti del presidente Abete.

Ps. Da una parte la Procura di Cremona che ha il preannuncio facile (restiamo in fiduciosa attesa degli «effetti devastanti» relativi agli sviluppi su Genoa-Sampdoria), dall’altra quella di Napoli che passa alla Federcalcio, dopo più di un anno di incubazione, 45 paginette sul caso Gianello e dintorni che più buoniste di così non si può. Ce ne è abbastanza per essere un pochino perplessi.O no?"