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Papà Gagliardini: “L’Inter? Se lo sentiva dentro. Si trova benissimo, gli manca solo…”

La Gazzetta dello Sport, ha intervistato,in esclusiva, il papà di Roberto Gagliardini

Riccardo Fusato

La Gazzetta dello Sport, ha intervistato,in esclusiva, il papà di Roberto Gagliardini, (Alessandro) uno dei giocatori più in auge del momento. Ecco le sue parole: " Se ho provato ad allenare? Sì, ma mi trovavo meglio con i ragazzini. Nel 1980 ero nel settore giovanile del Verdello, dove oggi gioca Andrea, il fratello maggiore di Roberto, in Eccellenza. I casi della vita. Nel 2000 insegnavo calcio ai bambini dell’U.S. Mariano di Dalmine, avevano tutti 8 anni come Andrea, ma infilai anche Roberto, 6 anni, il più piccolino, così li accompagnavo insieme. Roberto giocava in attacco, sempre contro i più grandi, era un trottolino e quando gli davano le botte lo prendevo in braccio e lo portavo fuori. Lo chiamavano Duracell, come le pile, non si stancava mai."

LA SVOLTA -"Un anno dopo li notò il maestro Bonifaccio dell’Atalanta, il pullmino passava da casa e li portava a Zingonia insieme. “Divertitevi senza pensare di essere arrivati” ho detto subito loro. Dicembre 2003. I ragazzini del ’92 , emozionati, si preparano per il torneo di Quarto a Genova. Bonifacio vede Roberto e gli chiede: “Tu non vieni?”. E lui, classe ’94: “Non mi hanno chiamato”. “Corri a prendere i documenti e aggiungiti al gruppo!”. Roberto è sceso in campo e vinsero ai rigori"

ATALANTA NEL CUORE, LA NAZIONALE - "L'Atalanta qui è di casa grazie a Gasperini che crede nei giovani. Ce ne sono tanti di talento e ora che circolano meno soldi hanno più opportunità. Poi l'esordio tra i professionisti nell’Atalanta, dicembre 2013,la chiamata in Nazionale, novembre 2016, all’arrivo all’Inter, gennaio 2017: un percorso fulminante e insolito. Roberto è stato chiamato da Ventura a causa dell’infortunio di Marchisio, glielo ha comunicato il fratello per sms e lui pensava che fosse uno scherzo. Io mi sono messo a piangere dalla gioia. Cosa mi ha detto dopo l'arrivo a Coverciano?  “Papà, appena sono entrato e mi è venuto incontro Buffon mi è venuto un colpo!”

ECCO L'INTER - "Che storia. Mentre è in pullman per giocare contro la Juve a Torino, il procuratore gli comunica l’accordo con l’Inter. Torna indietro e dorme a Milano per le visite mediche. Se la sentiva che sarebbe andato all’Inter… sono contento, ho sempre tifato nerazzurro e il mio idolo era Mazzola. Se sono  andato a San Siro per l’esordio contro il Chievo? No. Non credevo che partisse titolare, è andata mia moglie. Preferisco guardarlo in tv: in pubblico mi devo controllare, a casa faccio salti di gioia. E adesso? Non ha limiti, si trova benissimo con Pioli, gli manca solo il gol. Speriamo contro la Roma, mi dispiacerebbe se segnasse all’Atalanta...». «Beh – interviene Rosanna – se lo fa non esulta"

(Gazzetta dello Sport)

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