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Perisic non parte, inizia una nuova era all’Inter. Stuzzicato dal ruolo, ha detto sì a Conte

L'esterno dell'Inter è stimolato dall'arrivo del nuovo allenatore

Andrea Della Sala

Con l'arrivo di Conte, inizia una nuova era per Ivan Perisic. Il croato sembrava dover partite, destinazione Inghilterra, ma con l'arrivo del nuovo tecnico pare aver cambiato idea e si sente parte del progetto, coinvolto nella causa nerazzurra.

"Il croato, però, è anche giocatore dal carattere spigoloso, poco incline a compromessi e diplomazia. Quindi la sua adesione al progetto-Conte, viste le non spente ambizioni inglesi, non era considerata scontata. E il confronto con il tecnico era motivo di una certa tensione. La disponibilità da Perisic è arrivata: Ivan si è presentato in ritiro con un nuovo look, con capello riccio più lungo e pizzetto. Nei primi giorni di Lugano è stato fra i più disponibili a fermarsi con i pochi tifosi che aspettavano la squadra nei momenti di trasferimento dal bus all’hotel. Valentino Lazaro ha raccontato che il croato gli fa da interprete, in attesa di perfezionare l’italiano, sfruttando il passato in Germania e in Bundesliga. Durante le vacanze Ivan aveva scattato una foto con Dzeko, che appariva non-casuale, vista la trattativa aperta. Piccoli segnali, che però facevano già intendere che l’esterno fosse in «buona», visto che non è tipo da vestire maschere o nascondere il malcontento. Il colloquio con Conte ha confermato tali segnali, con un responso positivo all’idea del tecnico di usarlo da esterno a tutta fascia. A Perisic il nuovo clima di grandi ambizioni intorno all’Inter piace, le rivalità in spogliatoio sono ormai cosa superata e il progetto tecnico che lo riguarda lo stuzzica. Anche nella scorsa stagione, nella lunga fase senza gol, Spalletti ne esaltava i recuperi di 50 metri, e Conte partirà proprio dalla sua corsa e dai suoi tackle (fondamentale in cui non sfigura affatto) per ipotizzarne un impiego da padrone dell’intera fascia. A livello tecnico Perisic ha tutte le doti per ben figurare nel ruolo, ma dovrà lavorare duro sulla continuità, all’interno della partita e della stagione. Gli esterni di Conte non possono prendersi pause, non possono scomparire e devono tenere costantemente alta la tensione", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Il croato sa farlo, se si sente «dentro» al progetto: se la riconversione fosse un successo, gli effetti positivi sarebbero non solo di squadra, ma anche personali. Nell’ultima annata il numero 44 ha mostrato limiti di brillantezza di gambe e di testa nel momento di fare la giocata decisiva, vicino alla porta. Allontanarsi da quella zona calda, abbandonando la necessità di segnare come una seconda punta, potrebbe allungargli la carriera. Ha 30 anni, un contratto in scadenza nel 2022 e si è presentato ad Appiano con un fisico definito e probabilmente alleggerito di un paio di chili. La partenza non pare più all’ordine del giorno. Dopo le glorie Mondiali (gol in semifinale e finale) da punta e quasi primadonna, può trasformarsi in ingranaggio della «macchina», magari trovando nuove vie per fare la differenza. Certo, bisogna correre e sudare", aggiunge il quotidiano.

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