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Piano Meazza non convince: 11,86 mln contro 131,5 del Real! E senza acquisto…

Dopo decenni passati in condivisione lo Stadio Giuseppe Meazza rischia di perdere uno dei suoi due inquilini, il Milan. Nonostante l’Inter di Thohir sia stato il primo club di Milano a voler abbandonare lo Stadio di San Siro, il club...

Lorenzo Roca

Dopo decenni passati in condivisione lo Stadio Giuseppe Meazza rischia di perdere uno dei suoi due inquilini, il Milan. Nonostante l’Inter di Thohir sia stato il primo club di Milano a voler abbandonare lo Stadio di San Siro, il club nerazzurro è diventato adesso il suo primo sostenitore, decidendo di voler rimanere a giocare all’interno della Scala del Calcio.

La notizia di un ritorno di Massimo Moratti ha avuto grandissimo risalto ieri. Il "reinsediamento morattiano" avverrebbe in una struttura ben studiata, come riporta Calcio & Finanza, in cui l’ex presidente non aumenterebbe la sua quota nel club come socio di maggioranza relativa, 29,5%, cosa che gli consentirebbe di non spendere un centesimo per riportarsi al timone dell’Inter, mentre il 70% attualmente nelle mani di Thohir verrebbe acquistato da una società, in cui confluiranno le quote dell’azionariato popolare. Popolare in un certo senso visto che il veicolo prevederebbe che ci siano diversi livelli di ingresso nel capitale con diverse classe di azioni a seconda di quanto un tifoso vuole investire.

La strategia coinvolgerebbe anche lo stadio Meazza e la sua acquisizione, sposata anche dallo stesso Erick Thohir, e prevede l’acquisizione del diritto di superficie, Alan Rizzi, consigliere del Comune di Milano, molto vicino alla trattativa tra il club di Thohir e la città lombarda ha detto: «L’assessore Bisconti, dopo le indiscrezioni apparse sui giornali, ha confermato che l’idea non sarebbe quella di vendere, ma quella di concedere il diritto di superficie dello Stadio San Siro, che tra le altre cose è un diritto reale, ovvero si dispone del bene, se ne può usufruire e accedere al credito, ma non si può poi venderlo. Oggi non c’è nessuna squadra disposta a comprare “un carrozzone”, come lo stadio San Siro, spendendo più del dovuto. La soluzione migliore sarebbe imporre all’Inter, il Milan qualora l’asta al Portello andasse male, un diritto di superficie con un investimento importante per la durata di 99 anni estendibili, per mantenere i costi di gestione che metta in condizione il Comune di Milano di conservare il bene, di manutenerlo senza tirare fuori i soldi pubblici, per poi rientrare in possesso della proprietà, una volta che il diritto di superficie è concluso». Ma anche questo tipo di soluzione non è così semplice da realizzare a causa della difficoltà di "fare il prezzo" per lo stadio milanese da parte del Comune. 

Questa modalità di acquisto-gestione non modificherebbe i ricavi dell’Inter provenienti dallo Stadio San Siro, dato che non ne potrebbe sfruttare le potenzialità garantite, invece, da uno stadio di proprietà. Nel corso della stagione 2013/2014 lo Stadio San Siro ha garantito, infatti, 11,86 milioni, in aumento dai 10,46 milioni della stagione 2012/13. Nella stagione 2013/14 i ricavi di M-I Stadium, la società che gestisce lo Stadio San Siro per Inter e Milan, sono stati pari a 19,61 milioni, ma circa 8 sono relativi al contratto di service management stipulato con le due milanesi, che versano pertanto tale canone alla loro controllata, che a sua volta paga un affitto di circa 2,5 milioni ai due club per l’utilizzo degli spazi. Se il Milan se ne andasse le cose cambierebbero radicalmente, dato che l’Inter si troverebbe da sola a gestire l’impianto senza soldi "europei", visto l’attuale andamento in campionato. L’Inter, che lo scorso anno non ha disputato le coppe, si trova nella paradossale situazione di essere stato il club italiano con più spettatori presenti in media nelle gare interne, ma di avere ricavi da gare per circa la metà di quelli della Juve.

Imbarazzante il distacco con le big europee: la scorsa stagione Real Madrid e Barcellona hanno incassato rispettivamente 131,5 e 128,5 milioni (il dato comprende anche le partite disputate nelle coppe e europee e in coppa del Re). Il Manchester United, secondo nella graduatoria generale per presenze medie (75.207 con un load factor dell’Old Trafford del 99%) ricopre la stessa posizione anche nella classifica dei ricavi da stadio con 129,7 milioni, facendo meglio del Barcellona e dell’Arsenal, che in anche virtù di una politica di prezzo elevata è riuscito a incassare 120,2 milioni con un numero di spettatori medi inferiori a quelli dei Red Devils.