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Più che zona Cesarini è “Zona Mancini”. Il tecnico nerazzurro…

Più che zona Cesarini, bisognerebbe chiamarla zona Mancini. Secondo il Corriere dello Sport, infatti, il tecnico di Jesi è abituato al brivido finale che spesso sfocia nell’esultanza. Gli ultimi 5 minuti più recupero sono il suo regno: in...

Riccardo Fusato

Più che zona Cesarini, bisognerebbe chiamarla zona Mancini. Secondo il Corriere dello Sport, infatti, il tecnico di Jesi è abituato al brivido finale che spesso sfocia nell’esultanza. Gli ultimi 5 minuti più recupero sono il suo regno: in quei “lunghi” secondi, dove molti si fanno prendere dalla paura di vincere o di non rimontare, lui e i suoi uomini si esaltano. Alla guida del Manchester City, il 13 maggio 2012, vinse la Premier con due reti nel recupero di Dzeko e Aguero (su assist di Balotelli) che ribaltarono il risultato contro il QPR. Fu un trionfo storico e una beffa incredibile per i “cugini” dello United. Quella però non è stata l’unica rimonta clamorosa firmata Mancini: gli interisti ricordano bene l’affermazione contro la Sampdoria del 9 gennaio 2005 e le tre reti (di Martins, Vieri e Recoba) che dal 90' al 96' portarono il punteggio dallo 0-2 al 3-2. Nel campionato successivo (2005-06) al cardiopalma il derby con il Milan dell’11 dicembre 2005 risolto da un colpo di testa di Adriano al 92'. Memorabile anche il gol di Zanetti, per l’1-1 contro la Roma nel campionato 2007-08 (27 febbraio 2008), un pareggio ottenuto in extremis (88') e risultato fondamentale per portare a casa lo scudetto almeno quanto la doppietta nel recupero di Ibrahimovic che all’andata piegò il Parma (3-2) il 20 gennaio. Lo svedese si ripeté anche al ritorno: non segnò i suoi 2 gol dall’85' in poi ma, all’ultima giornata sotto la pioggia del Tardini, entrando nella ripresa fu decisivo per evitare il sorpasso della Roma. I due gol di Jovetic in nerazzurro sono storia recente

Occhio dunque ai minuti finali: l'Inter potrebbe essere letale