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Prima Thiago Motta, ora le voci su Sneijder e Milito: è un esodo di interisti?

Sarà che è sempre difficile crederci. Per i tifosi nerazzurri giocare per l’Inter è un sogno, un onore e non si riesce a pensare che qualcuno voglia levare le tende così, senza una motivazione plausibile che non sia il dio denaro. ...

Eva A. Provenzano

Sarà che è sempre difficile crederci. Per i tifosi nerazzurri giocare per l'Inter è un sogno, un onore e non si riesce a pensare che qualcuno voglia levare le tende così, senza una motivazione plausibile che non sia il dio denaro. 

PARIS - Thiago Motta una sera di gennaio si è messo a flirtare con il PsG e si è innamorato a tal punto di Parigi e di un progetto comunque a lungo termine, chiedendo addirittura lui stesso di essere ceduto - tramite sms - al presidente Moratti. Le spiegazioni sono arrivate sia da Ranieri che dal patron nerazzurro: "Ci ha chiesto di andare, di non insistere, non siamo riusciti a trattenerlo".

ALL'ATTACCO - Dopo il mercato di riparazione che ha visto la partenza dell'italo brasiliano e gli acquisti di Guarin (pronto tra qualche tempo) e Palombo sono arrivate fuori tempo le dichiarazioni di Milito e Sneijder che dicono di pensare all'Inter, ma intanto non chiudono le porte in faccia ad una cessione. Che sia il Racing, che sia l'Anzhi, c'è sempre qualcuno disposto a pagare (non sempre tanto) i campioni nerazzurri e trovano sempre il modo di convincerli.

VENTI DALLA RUSSIA - In estate il club russo con una mega offerta al giocatore si è portato via Eto'o, il pezzo più pregiato della collezione. Adesso gli sceicchi puntano sulla qualità dell'olandese in cambio di 25 mln, che sembra una cifra irrisoria, la stessa per la quale è stato ceduto l'attaccante camerunense in Italia. In Russia il campionato chiude il 24 febbraio, Sneijder troverà le motivazioni per dire di no all'offerta dell'Anzhi?

ESODO - In ogni caso, anche se questa rimarrà solo una voce di mercato, i tifosi della Beneamata cominciano a preoccuparsi. E' iniziato uno strano esodo (a parole e nei fatti) dei campioni interisti. Il fair play finanziario è la nuova politica societaria: che sia tutta colpa del bilancio e dI quello che sembra proprio un ridimensionamento a far rispondere ai giocatori nerazzurri 'non lo so' rispetto alla parola Inter?