Ranieri a Premium: “Inter in crisi? Facile dirlo dopo partite così. Il rigore…”

Come la spieghi una disfatta così? La faccia contratta di Claudio Ranieri a fine partita è uguale a quella di tutti gli interisti che non si raccapezzano, non riconoscono l' Inter che segna si, poi si mostra fragile e butta via in tre minuti tre punti che servivano come il pane.

La classifica dice quattro, media da Serie B, suono strano, ma per adesso reale: è da non crederci. Ai microfoni di Premium Calcio l'allenatore nerazzurro prova ad analizzare la sconfitta. FcInter1908.itvi riporta le sue dichiarazioni:  

"Approccio sbagliato nel secondo tempo? Primo tempo era stato perfetto, erano determinati e attenti. Avevamo detto nell'intervallo di stare attenti alla loro forza di reazione, ma ci siamo fatti cogliere due volte in contropiede. E' un momento no, c'è da lavorare tecnicamente e non solo".

"I giocatori del Catania hanno visto un Inter in crisi? Facile dirlo quando si riesce a cambiare la partita in due minuti, quindi complimenti al Catania. Purtroppo ci dobbiamo sbrigare a fare risultati, sapevamo che questo non è un campo facile. Mi dispiace anche per l'episodio del rigore, senza fare del vittimismo ci capitano un po' tutte a noi, per il resto partita arbitrata bene. Sfortuna con gli arbitri? Non c'è nessun risentimento nei confronti dei direttori di gara. Accetto quando c'è un errore, accetto questa decisione perché la gara è stata diretta in un certo modo e bene, accetto questa decisione anche se ci ha condannato".

"Sneijder? Dovrebbe tornare martedì. Preoccupato? Sono preoccupato perché ci sono troppe gare di fila e non puoi prepararti per riprendere la condizione. Abbiamo faticato troppo sulle loro spinte".

"Problema psicologico? Il gol del pari ci ha disunito, è stata come una frustrata in faccia e li abbiamo voluto subito reagire, quando invece c'era ancora tanto da fare ed è arrivato il secondo contropiede che poi ha causato il rigore. Il Catania ha questo tipo di caratteristiche. Adesso parlerò con i ragazzi, cercherò di capire se è un problema di mentalità, di fiducia, di condizione. Dovevamo essere concentrati, nessuno di noi si aspettava una cosa così".