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Ranieri: “Forlan? Era stanco, gli avevo chiesto di far su e giù per i gradoni dello stadio…”

Ai microfoni di Premium Calcio, Claudio Ranieri ha commentato l’ennesima prova deludente della sua squadra, che oggi al Meazza contro l’Atalanta non è andata oltre lo 0-0: “Ennesima dimostrazione che non è l’anno...

Francesco Parrone

Ai microfoni di Premium Calcio, Claudio Ranieri ha commentato l'ennesima prova deludente della sua squadra, che oggi al Meazza contro l'Atalanta non è andata oltre lo 0-0: "Ennesima dimostrazione che non è l'anno dell'Inter? Beh, ci sono questi momenti però la squadra è determinata. Noi sapevamo che dovevamo spingere molto nel primo tempo cercando di far goal, perchè avendo giocato la partita di Champions League in settimana, sapevamo che nel finale della partita avremmo concesso qualcosina all'Atalanta. Peccato per quel rigore sbagliato,questa è l'annata dell'Inter, però non vogliamo mollare, vogliamo essere determinati, sappiamo che non è un anno super, anzi è un anno molto travagliato, però stiamo lì...".

Si continua a vivere alla giornata? Vi siete posti un obiettivo?

"Ma l'obiettivo era quello di battere l'Atalanta, sapevamo di affrontare una squadra super organizzata, che ripartiva benissimo perchè avevamo visto la partita giocata contro la Roma e stavamo attenti alle loro ripartenze. Ci siamo riusciti quasi per tutta la partita, per cui sotto quell'aspetto sono soddisfatto. Dovevamo essere un attimino più rapidi, più determinati, più incisivi quando facevamo le nostre azioni di attacco. Non ci siamo riusciti però la squadra ha tentato e dato tutto quello che poteva...".

Forlan non stava al meglio per entrare?

"Era ancora stanco per la Champions, per cui, io avevo bisogno di un tipo di gioco particolare. Non si è rifiutato..."

Quando un giocatore di questi livelli è in panchina dovrebbe essere considerato disponibile e pronto per giocare almeno una porzione di gara, o no?

"Si si..."

Allora perchè non si sentiva pronto?

"Perchè io gli avevo chiesto un determinato lavoro da fare, e quel lavoro essendo ancora stanco non lo poteva fare al 100%..."

E che lavoro doveva fare di così pesante?

" Eh...di fare i gradoni dello stadio avanti e indietro" replica Ranieri

L'assenza di Moratti nel secondo tempo, mi dà l'impressione di una fase di disgregazione da parte della società, in un momento invece dove c'è bisogno, come fai tu adesso, di cercare di mettersi davanti, di proteggere in questo caso Forlan e tutta la squadra. La società invece non c'è, non c'è un esponente, un dirigente, che si pone insieme a te a rappresentare l'Inter e dare un segnale forte...è una sensazione?

"E' una sensazione. Io son più di 40 anni che vivo nel mondo del calcio, e questo è un anno no per l'Inter. Io ti giuro, non ho mai trovato una società, un ambiente, un gruppo di lavoro all'interno dello spogliatoio, di tutti quelli che stanno all'interno della Pinetina così coeso, così determinato nel cercare di far bene. Evidentemente fuori appare un'altra cosa. Evidentemente fuori tutto quello che fai sembra negativo, io ti dico che il presidente è venuto alla fine del primo tempo negli spogliatoi e ci ha caricato, era molto sereno. Certo è anche dispiaciuto, deluso, ma sa le problematiche che abbiamo, è rimasto dentro, ha visto tutta la partita dentro, e poi certo, magari la gente può pensare altro perchè non si è fatto vedere in tribuna. Qui invece c'è molta serenità, anche se ci dispiace molto e siamo amareggiati, ma abbiamo la determinazione per reagire e per far bene. Questa è la cosa più importante, perchè quando io dico che non ho mai avuto un gruppo come questi ragazzi nessuno mi crede. Tu dovevi esserci alla Pinetina i due giorni dopo che siamo usciti in Champions League, c'era una squadra forte, tutti quanti erano all'allenamento a spingere a mille e questi per me sono segnali super positivi. Fuori tutte queste cose non le vedete, però io sono molto determinato perchè ho dei giocatori splendidi...".

In tutte le squadre che lei ha allenato si è sempre vista un'organizzazione, un'ottima organizzazione difensiva e una squadra che sapeva sempre cosa fare nelle due fasi. Questo non si vede nell'Inter e spessissimo, ci sono degli errori in fase difensiva fatti da parte di giocatori esperti che lasciano veramente a bocca aperta. Come mai? E' un problema di concentrazione di questi giocatori, oppure c'è qualcosa di più?

"No un qualcosa di più non credo. Ti ringrazio per questa domanda perchè è segno che ti ricordi bene tutto quello che ho fatto (ride ndr). Evidentemente c'è quest'anno no, per cui, tutti sono convinti di dare il massimo, di essere concentrati e invece non stiamo giocando da Inter. Questo lo vediamo tutti, e lo sappiamo tutti, però se vai a domandare a ognuno di loro, ti dicono che stanno facendo il massimo, che sanno che non stanno dando il 100% come erano abituati a dare, e per cui è un anno no, come nello sport ci sta. Ci stanno quegli anni dove ti senti forte, sei super convinto, quello che fai ti viene bene e quest'anno tutti quanti insieme evidentemente stiamo dando un pochino molto di quello che sono le nostre possibilità, tutto qua. Bisogna essere compatti, determinati e come ti ho detto prima, per lo meno i ragazzi danno tutto, dopo magari la resa non è quella che tutti quanti siamo abituati a dare. Il mio motto è: 'Come ti alleni giochi', ma purtroppo i ragazzi si allenano bene, spingono, fanno tutto e poi andiamo in campo e non riusciamo a fare quello che abbiamo pensato di fare..."

Vista la Juventus di ieri sera, quanto timore avete per questa trasferta?

"Lo sappiamo, la Juve insieme al Milan sono le due squadre che hanno dato più continuità al loro campionato. L'ho detto da mesi, è un campionato un po' particolare, un po' pazzo, ci stanno le altre che rallentano mentre loro due stanno spingendo molto bene. E' una squadra che non avendo avuto partite infrasettimanali si può allenare bene, spingere, per cui sta facendo un ottimo campionato. Erano due anni che non riusciva a farlo, hanno fatto grossi investimenti e stanno meritando quello che hanno seminato..."

E' coinvolto nel progetto Inter del futuro?

"Si fino ad adesso si (ride ndr)".

In che modo? State lavorando sugli acquisti per l'estate?

"Stiamo lavorando in tutto, quando dico che sono coinvolto sono chiamato a programmare il tutto, a vedere giocatori, a fare e a dire. Però nel calcio tutto questo non è che conti, per cui io proseguo nella mia strada, ho un'ottima intesa con il presidente, con tutti qui all'Inter e io proseguo a lavorare. Poi dopo saranno i risultati, saranno le decisioni del presidente, io credo che quando si vince siamo tutti bravi, tutti sorridenti e credo anche che è quando le cose non vanno bene che si vede un allenatore, un giocatore, un presidente, una dirigenza  e tutte queste cose qua, per cui io sono molto sereno, molto determinato a far bene".