Ranieri: “Tifosi, coccolateci, ma scordatevi il Triplete! Sneijder, Poli e Maicon…”

Parola d'ordine vincere. Non c'è altra risultato possibile contro la Fiorentina che domani sera arriva a San Siro. Ranieri in conferenza stampa parla della partita contro la formazione di Delio Rossi. Fcinter1908.it vi riporta le parole del mister prima del match con i viola:

FIDUCIA - Io non ho mai detto se questa squadra ha futuro oppure no. Questa squadra ha tutto per reagire anche se non c'è va bene una continuiamo a lottare. 

I GIOCATORI - Ci stanno mettendo tutto. Non c'è più quell'Inter che riusciva a fare andare tutto per il meglio. Adesso viaggiano controvento. Ci mettono il cuore. E anche la testa. Dobbiamo stare sereni, sapere che possono segnarci e tutte queste piccole cose qua...

OBIETTIVI - Giocheremo per cercare di vincere, ma niente assillo che ci porta a perdere. Ricominciamo a navigare alla giornata. Con Delio Rossi la Fiorentina è andata meglio. Sta a noi cercare di vincerla. 

LAVORO - Io sto lavorando e questa squadra sta lottando. Milito e Pazzini? Quello che mi sentirò di dirgli lo dirò a cuore aperto: questi due ragazzi hanno bisogno del calore di tutti, l'allenatore più degli altri. 

POLI - E' un ragazzo su cui punto molto. Sta bene, gli manca solo qualche gara. Qualificazione in Champions? Il calcio non è logico, va così. L'Arsenal vinceva tutto e usciva agli ottavi, poi è arrivata in finale senza grandi campioni. Il calcio non è la più forte vince, viene giocato con i piedi, la testa, le emozioni e a tutto non c'è una logica. Abbiamo avuto un cammino sicuro in Coppa, abbiamo vinto sapendo quello che facevano. I ragazzi sembravano più liberi mentalmente. 

INFORTUNI FREQUENTI - Più che altro ci manca il gol, teniamo palla, ma se la teniamo c'è sempre un perché. Quando giochiamo più arrembanti creiamo di più, ma non riusciamo a segnare. O quando proviamo a costruire prendiamo gol. Non posso rimproverare nulla. Ho chiesto volontà in Coppa e c'è stato, non è arrivato il risultato, ma la sconfitta bisogna vedere come è arrivata. Per Maicon, sappiamo quanto è importante, anche se non sarà al cento per cento. Tutti si ricordano dell'Inter che ha vinto tutto: quella squadra non c'è più. Non vi aspettate che chissà cosa possa fare. Eto'o non c'è più. Milito prima segnava tutte le volte che toccava palla. Adesso la perfezione non c'è, prima si. Ci serve il calore del pubblico perché certo si arrabbiano davanti agli errori, ma a volte si sbaglia perché la maglia dell'Inter pesa, è il momento dell'Inter che non è facile, non si gira a mille e quindi i problemi si vedono tutti. Abbiamo bisogno di tutti quanti e soprattutto del nostro pubblico che ci coccola. Non è una crisi, ma di fronte agli errori i tifosi ci devono appoggiare!

MORATTI - Se è arrabbiato? Il presidente lo incontro, ci parlo, non e' arrabbiato come dicono. E' dispiaciuto, vuole una reazione. Di solito lo trovo deluso, ma è sempre pronto a darci calore. Non è nè arrabbiato nè negativo. Ci sta vicino e lo ringrazio apertamente perché questa sua fiducia la sentono sia l'allenatore che il giocatore.

RIMPIANTI - Non mi aspettavo una situazione facile, ma sono orgoglioso di essere l'allenatore dell'Inter, lo mi trovo bene in questa famiglia.

MODULO - Non è un problema di moduli che cambiano, noi andiamo in campo nel miglior modo possibile. Allo stato attuale questa squadra sa giocare in modi diversi. Parlare di moduli sarebbe una scusa.

SNEIJDER - Non convocato per prudenza. Avendo una partita ogni tre giorni è meglio preservarlo che rischiarlo: oggi si è allenato con il gruppo. San Siro un problema? Bisogna accettarlo, reagire, perché siamo in casa, ma non riusciamo a far si che la nostra casa sia tale, ma non l'aiuto dei tifosi possiamo farcela, non devono abbandonarci: nel momento del bisogno si vedono gli amici. Ci servono perché oltre alla nostra difficoltà ci metteremmo quella dei tifosi

POSITIVITA' - E' importante averla. Per manetenere i piedi a terra parli del negativo nei momenti buoni, nei momenti no I tifosi non devono demoredere come la squadra. Uniti se ne esce.