primo piano

Ranocchia: «Con il Napoli non decisiva. Samuel ci mancherà . Cassano e Cavani…»

E’ passato dagli inferi al paradiso. Andrea Ranocchia è riuscito a riconquistare l’ambiente nerazzurro e la fiducia dei propri compagni dopo un inizio d’avventura davvero deludente, al punto di essere cardine della difesa...

Daniele Vitiello

E' passato dagli inferi al paradiso. Andrea Ranocchia è riuscito a riconquistare l'ambiente nerazzurro e la fiducia dei propri compagni dopo un inizio d'avventura davvero deludente, al punto di essere cardine della difesa dell'Inter e leader dello spogliatoio della Beneamata. Intervistato dai colleghi del Corriere dello Sport, ha detto la sua sulla gara di domani con il Napoli: «Ci sono ancora altre 22 partite da giocare, non credo che quella con gli azzurri sarà una sifda determinante, anche se complicata. Il Napoli è in lotta insieme a noi e alla Juve ed è una squadra da temere e da rispettare. Scendiamo in campo sempre per fare la partita e spero accada anche domani».

Sarà dura affrontare gli attaccanti del Napoli, soprattutto senza Samuel a dar manforte: «Walter è un giocatore di grande esperienza, sentiremo la sua mancanza. Riesce a dare la giusta tranquillità a me e Juan che siamo più giovani. Ma chi lo sostituirà sarà all’altezza. Conosco bene Cavani, ha delle doti atletiche straordinarie e segna tanti gol: riesce da solo a spaccare una difesa. E’ uno dei più forti in circolazione. Sarà la prima volta, invece, che affronterò Insigne. E’ rapido e tecnico».

 

Antonio Cassano tornerà a disposizione di Stramaccioni: «E' un fenomeno e ci è mancato tanto. Riesce ad inventarsi qualsiasi cosa in qualsiasi momento, risolvendo le partite più complicate. In circolazione ce ne sono pochi con il suo stesso talento. Credo che a Parma sarebbe stato molto utile alla nostra causa. Sapevo che avrebbe fatto bene con noi perché ho avuto la fortuna di conoscerlo in Nazionale. Fra lui e Cavani chi prenderei? Cavani, visto che Antonio ce l'ho già...Il più determinante? Se con Cassano ci sono Milito e Palacio, io sono tranquillo. Comunque dico Cassano».