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Raspadori: “Futuro, una cosa è chiara. Mai pensato di andare via. Inter? Sarei bugiardo…”

Raspadori: “Futuro, una cosa è chiara. Mai pensato di andare via. Inter? Sarei bugiardo…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l'attaccante parla dei progetti futuri e mostra di avere le idee chiare

Gianni Pampinella

Giacomo Raspadori è il giocatore del momento. Protagonista di un gol e mezzo nella larga vittoria dell'Italia contro la Lituania, l'attaccante in estate è stato spesso associato all'Inter. Ma la volontà di Raspadori è stata chiara dal primo momento: "Mai pensato di andare via, mai avuti dubbi. Per il mio percorso, in questo momento, penso sia la cosa migliore. Mi sono appena affacciato sul calcio dei grandi: la cosa più importante è stare in campo il più possibile. E poi sento molto il ruolo di ambasciatore di “Generazione S”, il rappresentare questo progetto: sono qui da quando avevo 10 anni, sono cresciuto assieme alla società, credo nel migliorare avendo dei valori alle spalle. E in questo spero di essere ispirazione per tanti ragazzi", racconta l'attaccante del Sassuolo alla Gazzetta dello Sport.

E Mancini spera che i giovani possano giocare di più: la sua partita di mercoledì è uno spot per il messaggio del c.t.?

«Molte volte si tende a dare un’occasione a un giovane per confermare che non è pronto. Ma i giovani hanno bisogno di sentirsi importanti, di poter sbagliare. Se il calcio italiano sta crescendo, è anche grazie ai giovani».

Quando in estate sentiva il suo nome accoppiato a quello della “sua” Inter cosa pensava?

«Sarei bugiardo se dicessi che non mi faceva piacere. Ho fatto un percorso in crescendo, è normale voler crescere ancora. Ma c’è il momento giusto per ogni ambizione».

L’ultima: da mercoledì sera riesce a vedere con più chiarezza nel suo futuro?

«Una cosa la vedo chiarissima: la volontà di continuare a sognare facendo quello che mi piace e raggiungendo ogni giorno qualcosa in più. Mai prendere niente come un punto di arrivo: per me c’è questo alla base di tutto. E non solo nel calcio: nella vita».

(Gazzetta dello Sport)