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Repubblica: “Altro che aspetto bonario: Benitez ha covato la sua vendetta”

Massimo Mazzitelli, editorialista di Repubblica, commenta così lo sfogo di Rafa Benitez dopo la finale del Mondiale per Club: “Ci vuole classe anche per farsi male e all’Inter questa non manca. Aveva appena vinto la Champions League...

Daniele Mari

Massimo Mazzitelli, editorialista di Repubblica, commenta così lo sfogo di Rafa Benitez dopo la finale del Mondiale per Club: "Ci vuole classe anche per farsi male e all'Inter questa non manca. Aveva appena vinto la Champions League dopo 45 anni, neanche il tempo di alzare la Coppa e invece di celebrare l'evento i tifosi hanno dovuto ascoltare l'addio in diretta di Mourinho e i saluti, poi rientrati, di Milito e Sneijder. Moratti era riuscito a fare mezzo giro di campo con il sorriso, l'altro mezzo glielo hanno rovinato con la richiesta di replicare a tecnico e giocatori davanti ai microfoni alle tv di mezzo mondo.Sono passati sei mesi e la scena si ripete: altra coppa, attesa 45 anni, con il Mondo che guarda. Ma la notte di Abu Dhabi assomiglia molto a quella di Madrid. I coriandoli della festa sono ancora nell'aria e arriva a sorpresa l'uragano Benitez. Il tecnico si toglie in pochi minuti tutti i sassolini nelle scarpe che evidentemente aveva accumulato in questi mesi. Attacca la società per il mercato, dà la colpa a Mourinho per gli infortuni: "Ha spremuto la squadra e non ha fatto lavoro in palestra, questi i risultati". E c'è anche un'accusa che si capisce poco. "Voglio il controllo totale della squadra in allenamento". Che cosa avrà voluto dire il tecnico spagnolo? Chi ha gestito i giocatori ad Appiano Gentile? Branca? Moratti? O chi altro?

E poi un'altra domanda: ma doveva aspettare di vincere la Coppa del Mondo, di andare ad Abu Dhabi, per sfogarsi? Non sarebbe stato più elegante denunciare tutto questo nei mesi passati, quando domenica dopo domenica è stato travolto dalle polemiche? Il Mondialeper Club non è poi un trofeo tutto suo, le squadre affrontate sono state di livello talmente basso che questa vittoria non può rappresentare, per un tecnico del suo livello, elemento di gran vanto.

Ma l'aspetto bonario di Benitez ha ingannato tutti: ha covato in silenzio la sua vendetta. Aspettava solo una ribalta mondiale per dare il suo addio all'Inter, perché dopo quanto detto è veramente difficile capire come il rapporto possa essere ricucito, e ha voluto metter in piazza tutti i problemi dell'Inter in maniera clamorosa.Moratti starà maledicendo quelle coppe attese per 45 anni... "