Rivoluzione sarà. Passo dopo passo, l'Inter intende cambiare pelle. Le idee ci sono, ora si tratta si realizzarle. Con l'idea, comunque, di ottenere i risultati più significativi nel medio o nel lungo periodo, piuttosto che nell'immediato. Le novità, peraltro, coinvolgono il club nerazzurro a tutti i livelli. Non c'è soltanto l'idea di privilegiare i giovani per rafforzare la squadra e non è nemmeno sufficientesottolineare che è stato confermato in panchina Stramaccioni: da ieri infatti è ufficiale l'insediamento di Marco Fassone come nuovo direttore generale.La scelta di Fassone nasce dentro quella parte della società nerazzurra che negli ultimi mesi ha spinto con decisione per un netto cambiamento. L'esigenza è stata trasmessa a Moratti che l'ha recepita e sposata appieno. Il piano dunque è quello di cambiare filosofia. Occorre pianificare nuove strategie di marketing e di sfruttamento del marchio, con il preciso obiettivo di aumentare sensibilmente i ricavi, moltiplicando le fonti di risorse. In tempi di crisi e di Fair-Play finanziario non è più possibile rimandare il rinnovamento. In quest'ottica, c'è da tenere in debita considerazione l'ipotesi di un nuovo stadio. L'idea, nata direttamente da Moratti, dopo l'entusiasmo iniziale, era finita nel cassetto, ma ora verrà tirata fuori. Insomma, le aspettative nei confronti di Fassone sono oltremodo importanti. Da sottolineare, inoltre, che almeno per il momento non verrà coperta la carica di amministratore delegato, visto che in questo senso hanno deleghe adeguate sia Angelomario Moratti, primogenito di Massimo, sia l'altro vicepresidente Ghelfi.Come premesso, comunque, si respira nuova in tutti i piani del club nerazzurro. Tornando a Stramaccioni, non è una caso che abbia firmato un contratto triennale. L'Inter poteva proporgli un biennale, con opzione per una terza stagione, ma evidentemente la fiducia di Moratti nei suoi confronti è tale che la decisione finale è stata quella di legarsi ancora più strettamente. La durata del contratto, peraltro, è l'ulteriore indizio dell'esistenza di un vero progetto di ricostruzione della squadra, che magari sarà graduale ma che non verrà più procrastinato. I lavori sono stati avviati da tempo, la riunione in sede dell'altro giorno è stata l'occasione per un aggiornamento della situazione e nei prossimi giorni si tesseranno le nuove trame. Per quanto riguarda il rafforzamento della squadra, la filosofia di base è quella di un ringiovanimento generale. Si privilegerà l'età, insomma, con acquisti che dovranno avere una valenza importante non solo per il presente ma soprattutto in prospettiva. Se Palacio è un'eccezione, gli altri innesti saranno di età inferiore. Non a caso in cima ai taccuini di Branca e Ausilio ci sono Destro e Lucas, rispettivamente 21 e quasi 20 anni. Il brasiliano è in alternativa a Lavezzi, che di anni ne ha 27 ma che viene ritenuto, oltre che integro, anche sufficientemente fresco per condurre almeno tre stagioni al massimo.
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Rivoluzione Inter: rinnovare per un progetto a lungo termine
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