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Rodomonti: “Nessuno mi ha mai chiesto nulla. Prima facevo parte del sistema adesso …”

Dopo l’ennesimo tentativo di Luciano Moggi di ribaltare in suo favore la vicenda Calciopoli Pasquale Rodomonti, appreso il contenuto dell’ultima intercettazione tra lui e l’allora designatore degli arbitri Bergamo, non ci sta e si...

Alessandro De Felice

Dopo l’ennesimo tentativo di Luciano Moggi di ribaltare in suo favore la vicenda Calciopoli Pasquale Rodomonti, appreso il contenuto dell'ultima intercettazione tra lui e l'allora designatore degli arbitri Bergamo, non ci sta e si sfoga così ai microfoni del giornalista Giulio Mola.

“Ero sereno prima e lo sono anche adesso. Nessuno si è mai permesso di chiedermi di favorire una squadra piuttosto che un’altra. Cosa emerge di tanto grave in quella telefonata? In quella telefonata non emerge nulla di diverso di quello che Carraro aveva detto in una precedente telefonata allo stesso Bergamo. E' un capo che si raccomanda con un altro capo il quale a sua volta si raccomanda con me. Anche io, da capo degli arbitri abruzzesi, mi raccomando sempre con i miei ragazzi. Dico loro di cercare di non fare errori e di essere sereni nel valutare gli episodi dubbi. Mi è solo stato detto di stare attento in caso di dubbio, non di far vincere l’Inter. E io diedi la mia parola d'onore. Nel senso che avrei fatto di tutto per dirigere nel miglior modo possibile. Come infatti avvenne”

Ma lei si sentiva sereno prima di dirigere certe partite?

"Io pensavo solo a fare bene il mio lavoro, ma la verità è un'altra: quale mio collega direttore di gara era sereno nell'arbitrare la Juventus? Fui ricusato proprio da quella squadra, per anni non l'ho diretta. Però una cosa che mi ricordo bene è che alla fine di quella partita Pairetto e Rosetti dissero che avevo diretto bene. E anche Collina fu d'accordo".Però disse che avrebbe dovuto espellere Toldo.

"Commentando l'episodio con calma dopo aver rivisto le immagini disse che lui avrebbe dato il "rosso", ma questo è un altro discorso.  Io di quella partita ricordo solo giudizi positivi, finì 2-2 e nessuno ebbe da lamentarsi. Sono stufo che adesso qualcuno voglia gettare fango sulla mia persona".Perché proprio su di lei?

"Me lo chiedo pure io perché Moggi attacchi solo me. Prima si diceva che facevo parte del "sistema", ora che dovevo far perdere la Juventus. La verità è che io ho sempre fatto il mio meglio e invece per anni sono stato messo in mezzo da gentaglia per vicende politiche che riguardavano solo loro. Scusate, oltre a dire sempre "darò il massimo" cos'altro avrei dovuto rispondere?

Cosa pensa potrà accadere?

"Nulla, io sono tranquillissimo. Quell'anno arbitrai le partite più insidiose, da Inter-Juve a Juve-Brescia a Milan-Brescia. Feci solo un errore tra l’altro neanche mio, ma del mio assistente: non convalidai una rete di Di Michele in Juventus-Udinese. Mi fu segnalato fuorigioco, ma per cinque centimetri la posizione del giocatore era buona. Nonostante la Juve stesse vincendo già 2-0 successe il finimondo. Tutto assurdo. Io sono una persona pulita e non temo nulla".