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Salsano: “Lavoriamo su mentalità  vincente. Mancio? Mi fece scherzo tremendo”

Collaboratore di Roberto Mancini da diversi anni e compagno di squadra (alla Samp) per 11 stagioni, Fausto Salsano si confida al Corriere dello Sport. Queste le dichiarazioni dell’assistente del tecnico nerazzurro INIZIO – “estate 2004,...

Giovanni Montopoli

Collaboratore di Roberto Mancini da diversi anni e compagno di squadra (alla Samp) per 11 stagioni, Fausto Salsano si confida al Corriere dello Sport. Queste le dichiarazioni dell'assistente del tecnico nerazzurro

INIZIO – “estate 2004, mi squilla il telefono, dall’altra parte c’è Roberto. “vado ad allenare l’Inter, vieni con me?” mi chiese. Fu una grande dimostrazione di stima e amicizia.

SAMP – “estate 1984, torno alla Samp e trovo Mancini che a 20anni è già un leader e un campione. All’inizio ero un pochino in soggezione perché io ero alla prima esperienza in serie A nonostante fossi 2 anni più vecchio di lui”

IMPRESSIONI – “aveva un carisma e una personalità pazzesca. Lui era uno esigente: dal suo trequartista, che ero io, voleva sempre la palla veloce e in verticale. Quando non arrivava con i tempi giusti…scatta il vaffa. Le litigate però sono rimaste sempre sul campo perché nello spogliatoio tornavamo amici e ci frequentavamo anche fuori”

STIMOLO – “essere compagno di Roberto era stimolante perché lui ti portava sempre a dare il massimo. Altri invece soffrivano la sua personalità”

SCHERZI – “lui, Vialli e Lombardo sapevano che avevo paura delle malattia e una volta, dopo un contatto tra me e Mannini che sanguinava mi fecero credere che Moreno fosse malato e che potesse avermi contagiato”

DONNE – “tra Mancini e Vialli chi piaceva di più? Entrambi. Io? Mi sono tirato fuori, a 22 anni ero già sposato”

MATURAZIONE – “Dal primo Mancini a quello di adesso molto è cambiato. Prima era un giocatore adesso è un allenatore affermato che ha un’esperienza internazionale notevole e ha vinto ovunque. Prima di agire ora si prende tempo e pondera bene la situazione. Arbitri? Da quella volta con Nicchi quando fece di tutto per farsi cacciare direi che è cambiato molto. L’esperienza inglese ci ha aiutato sotto questo aspetto. Si consulta con me e con lo staff ma quando non chiede è perché ha preso una decisione. In quei casi è un treno e ti travolge se provi a fermarlo”

RIMPROVERO – “poteva fare di più, soprattutto con la Nazonale, uno con la sua classe…”

VINCERE – “ci siamo provando. Prima di tutto dobbiamo riportare la mentalità vincente del passato. Il lavoro è molto ma con Roberto tutto è possibile”