Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell'Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di Calciomercato.com a poche ore dalla finale di campionato fra la primavera nerazzurra e quella della Lazio.
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Samaden: “Col Milan derby da infarto. Bernazzani tecnico preparato. Longo e Destro…”
Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile dell’Inter, ha rilasciato una lunga intervista ai colleghi di Calciomercato.com a poche ore dalla finale di campionato fra la primavera nerazzurra e quella della Lazio. Roberto, che...
Roberto, che emozioni in semifinale con il Milan…
“Un derby da infarto. Devo dire che sulla nostra prestazione ha influito lo choc per il grave infortunio del nostro portiere Di Gennaro. Prima di questo episodio stavamo controllando bene la gara. Comunque abbiamo reagito e i ragazzi poi sono stati bravissimi a portare a casa la vittoria. L’Inter è così, si esalta nelle difficoltà. Non è un caso che a Londra abbiamo battuto l’Ajax giocando per larghi tratti in 10 contro 11. Ci vogliono valori tecnici, ma anche cuore e convinzione”.
E un bravo allenatore. Dopo che Stramaccioni è stato chiamato in prima squadra si temeva una flessione, invece…
“Daniele (Bernazzani ndr) è stato prontissimo a sostituirlo. E’ un tecnico in gamba e preparato. Andrea, invece, segue comunque i ragazzi e anche l’altra sera è stato vicino alla squadra. Non era facile gestire il cambio di guida, ma tutto è andato per il meglio”.
Il grande protagonista l’altra sera è stato Samuele Longo, autore di una tripletta. Non è che ora l’Inter lo vende e poi se ne pente come con Destro?
“Non credo che con Mattia siano stati fatti errori. C’era un’opportunità di mercato e lui è rientrato in un’operazione utile all’Inter. Così come Longo, che ora è in compartecipazione col Genoa. Io Samuele lo conosco sin da quando aveva 13 anni e lo prelevammo dal Treviso. E’ forte, ma non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale…”.
Il paragone con Destro è azzardato?
“Sono due attaccanti diversi. Uno è più di movimento, l’altro più fisico. Però Longo ha in comune con Mattia la capacità di trovare il gol in momenti cruciali della partita. Sa essere decisivo e l’ha dimostrato in Primavera. Per me è già pronto per il grande salto in prima squadra…”.
Chissà se Stramaccioni lo vorrà avere con sé l’anno prossimo…
“Andrea lo conosce bene e farà la scelta giusta. Sul suo taccuino ha 7-8 nomi di elementi della Primavera. Credo che 3-4 faranno parte della rosa nel 2012-13. Gente come Di Gennaro, Bianchetti, Duncan, Crisetig, Pecorini, Livaja e Bessa. Ma dove si pesca, si pesca: la nostra Primavera è davvero forte”.
Ora vi attende la Lazio: cosa teme dei biancocelesti?
“Il gruppo, sapientemente guidato da Bollini. Ci sono individualità buone come Barreto o Emmanuel. Ma la forza della Lazio è sapere soffrire tutti insieme. Una qualità fondamentale per vincere in gare così tirate come sono state qui alla Final Eight”.
Qual è invece il segreto dell’Inter?
“La continuità. Noi formiamo i giocatori sin dai Pulcini, non compriamo giovani a destra e a manca. In questo senso siamo più simili alla Roma che alla Juve, per esempio”.
Qualcuno però lo avete preso: penso a Tassi per esempio…
“Lorenzo è uno dei più grandi talenti che c’è in Italia. Quando è arrivato da noi aveva grossi problemi fisici. Lo staff medico del dottor Combi lo ha rimesso in piedi in 4-5 mesi. Poi abbiamo scelto di farlo recuperare con i ragazzi della sua età, negli Allievi. Ma lo conosciamo da quando aveva 10 anni, sappiamo che è un giovane dalle qualità eccezionali. Con la testa sulle spalle e una famiglia seria dietro. L’anno prossimo giocherà in Primavera e sono sicuro che sarà poi destinato a fare cose importanti nel grande calcio”.
Anche di Guidala si parlava benissimo, però qualche difficoltà in Italia la sta incontrando…
“Adama ha un biglietto da visita importante: è stato scoperto dal nostro Casiraghi, che raramente sbaglia. Sta pagando un po’ il trasferimento in un altro paese. Alla sua età certe cose ti stravolgono la vita e non parlo solo di campo. Avere i genitori lontani, sentire nostalgia degli amici più cari: logico smarrirsi un po’. Ma lui è un bravo ragazzo, la prossima stagione sarà la sua rampa di lancio”.
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