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Samaden: “Sì ai giovani in prima squadra. Scegliemmo Stramaccioni perché…”

L’Inter si gode il successo della Primavera e di un tecnico – Andrea Stramaccioni – che, in questa sua prima stagione, è già riuscito a centrare un obiettivo importante come la Champions dei giovani ed è ora voglioso di...

Daniele Mari

L'Inter si gode il successo della Primavera e di un tecnico - Andrea Stramaccioni - che, in questa sua prima stagione, è già riuscito a centrare un obiettivo importante come la Champions dei giovani ed è ora voglioso di continuare a lottare per lo scudetto di categoria.

Anche per questo arrivano i complimenti di Roberto Samaden, direttore del settore giovanile nerazzurro, che a Sky Sport 24 racconta poi dell'arrivo di Stramaccioni in nerazzurro: "Piero Ausilio ed io abbiamo proposto Andrea per la nostra Primavera perché volevamo un tecnico che lavorasse proprio come lavora lui: ci eravamo resi conto che poteva essere la persona giusta per quello che aveva proposto a Roma ma anche per come l'avevamo conosciuto entrambi. Ci è piaciuto il suo modo di lavorare ma anche la sua capacità di trasmettere sicurezza e tranquillità. Con Andrea io avevo fatto il corso di allenatore, quindi lo conoscevo particolarmente e ho pensato subito che con lui potesse partire un progetto, ma poi la scelta è stata ovviamente di tutta la Società, condivisa con il presidente Moratti, con l'ad Paolillo, ma anche con Branca e Ausilio".

Dalla Primavera a uno sguardo complessivo su tutto il settore giovanile il passo è poi breve, anche perché - spiega Samaden - "la Primavera è la punta di un iceberg e sotto c'è una realtà molto ampia e ben strutturata che è tutto il nostro settore giovanile. Ci sono ragazzi che infatti sono cresciuti qui - come Di Gennaro e Pecorini che hanno iniziato a 8 anni -, altri inseriti dalla Lombardia e arrivati a 13-14 anni - come Romanò e Bianchetti -, e altri ancora dal resto d'Italia e del mondo, come il senegalese M'Baye, di cui ci aveva parlato José Mourinho quando eravamo a Los Angeles e che poi noi abbiamo seguito. Da sottolineare è poi l'attività di scouting di Pierluigi Casiraghi, insieme al lavoro che è poi di Branca e Ausilio".

Infine, anche a Samaden viene chiesto se non convenga ormai tentare di provare questi ragazzi in prima squadra: "Potrebbe essere un'opportunità sfruttarli in questo finale di stagione, ma in realtà spero che in futuro si possa cambiare mentalità in generale in Italia e usarli anche in altri momenti".