Un nodo da sciogliere, un futuro ancora tutto da scrivere, tra lungaggini burocratiche e lo spettro di un dibattito pubblico che potrebbe dilatare ancor di più la realizzazione di un progetto che, seppur voluto fortemente, fatica a decollare. Inter e Milan spingono per costruire la loro nuova casa che, nelle intenzioni dei club, dovrebbe prendere al più presto il posto di San Siro. Dopo l'ok alla pubblica utilità da parte del Comune di Milano, i rapporti tra le società e il sindaco Sala si sono raffreddati, anche per la posizione del numero uno di Palazzo Marino che, se da una parte ha fornito il suo via libera all'opera, dall'altra strizza l'occhio all'ampia fetta di opinione pubblica (ma anche comitati) che non vuole l'abbattimento del Meazza in favore di un nuovo impianto.
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FCIN1908 – Inter-Milan a San Donato? Ecco l’area eventualmente individuata per il nuovo stadio
Ecco l'area individuata e papabile all'interno del Comune di San Donato Milanese dove Inter e Milan potrebbero far sorgere il nuovo stadio
Ecco perché Inter e Milan hanno presto iniziato a guardarsi attorno, alla ricerca di possibili alternative. Alternative che, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero risiedere in tre comuni subito al di fuori dei confini meneghini: Sesto San Giovanni, Segrate (che però si è già chiama fuori) e San Donato Milanese. In queste ore, FCInter1908.it ha avuto modo di intervistare in esclusiva Andrea Checchi, primo cittadino di San Donato, per fare il punto sulle reali possibilità che i due club si trasferiscano sul territorio del Comune alle porte di Milano.
Quale potrebbe essere, eventualmente, l'area indicata? Un punto c'è già: secondo quanto riferito, infatti, la zona di San Donato papabile per il nuovo stadio rossonerazzurro sarebbe quella dei campi dell'area San Francesco, nel quadrante con la Via Emilia e l'Autostrada del Sole. Attualmente, come confermato dal Sindaco Checchi, è una zona adibita a servizi, ma chissà che presto l'ipotesi di erigere lì l'impianto di Inter e Milan non si faccia sempre più concreta. Se ne riparlerà con ogni probabilità dopo le prossime elezioni in primavera.
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