Una settimana fa, come oggi, non immaginavo nemmeno lontanamente di dover affrontare in confronto con voi, miei lettori, il racconto di una settimana così intensa, così interista. È successo che la storia di Claudio Ranieri sulla panchina dell'Inter si è chiusa dopo l'ennesimo insuccesso di una stagione che sembra trascinarsi stancamente ad un punto di non ritorno. Per quello che è il rapporto professionale che ho avuto con il mister non posso che salutarlo da queste colonne e ringraziarlo per tutta la collaborazione con la quale si è relazionato a noi di Inter Channel e per l'impegno e la professionalità sua e del suo staff mostrata fino all'ultimo. Al suo posto siederà sulla panchina Andrea Stramaccioni, giovane talento che si è imposto all'attenzione di tutti con una carriera, tanto breve quanto fulminante, condita da vittorie nei campionati dilettanti alla guida della Romulea e nei campionati nazionali con giovanissimi e allievi giallorossi, oltre a competizioni internazionali di categoria quali, rispettivamente, la Nike Cup e l'Arco di Trento. Con la primavera nerazzurra conferma il suo trend. Sconfitto solo ai rigori in Coppa Italia e alla Viareggio Cup, vince la Next Generation Series, prima edizione della Champions under 19. Non è tanto il risultato ad impressionare chi ha partecipato al suo lavoro, ma la crescita esponenziale delle individualità rispetto ai traguardi raggiunti dal collettivo. La consapevolezza di questi ragazzi che hanno affrontato squadre anche più forti di loro con una tranquillità mentale invidiabile, preparati al minimo dettaglio e pronti tatticamente a cambiare modulo da un momento all'altro. Quello che ha portato subito Andrea alla prima squadra è una ventata di novità, allenamenti molto simili a quelli che preparava lo staff di Mourinho e tanta voglia di vivere un nuovo inizio. Dovrà vincere, convincere, fare risultato. Noi siamo con lui e speriamo che questo finale possa essere un crescendo rossiniano. Chiudiamo l'argomento NextGen. Non voglio tediare nessuno ma credo che troppi 'rosiconi' in questi ultimi giorni abbiano sbagliato clamorosamente nel raccontare questa competizione raccontando false verità.Punto 1: "è solo una competizione a inviti." Viareggio e Arco di Trento come funzionano?Punto 2: "se questo è un torneo continentale il Viareggio è interplanetario". Con tutto il rispetto e la franchezza del caso non bisogna essere Arrigo Sacchi per distinguere Inter Parma (nerazzurri eliminati, ndr) da Ajax Inter. Trattasi di due profili lontani anni luce. Il livello di Ajax, Barcellona, Tottenham, Liverpool e Manchester City, Basilea sono anni che non si vede alla Coppa Carnevale.Punto 3: "Non è la coppa campioni perché sennò sarebbe meritocratica e ci andrebbe chi vince il campionato." E se il campionato lo vince, per esempio, l'Empoli? Che ha magari una grande leva 93' e non ha una leva all'altezza per l'anno successivo? Il settore giovanile è una transizione, un momento di passaggio, e ovviamente è più funzionale che partecipino club che hanno continuità. Il Milan la pensa così e nella prossima stagione ne vuole far parte.Da questo punto di vista si sentiranno parecchie inchiodate e si assisterà a diversi retromarcia frettolosi.Ultimo spunto per ciò che riguarda la Champions. Il fattore campo, non quello criticato da Guardiola, è saltato completamente ad eccezione del Milan (o quasi). Complimenti ai rossoneri che hanno interpretato la partita seguendo la linea tattica che Mourinho usò nel 2010, dopo aver predicato gioco offensivo. Avessero avuto un po' di freschezza atletica in più le cose sarebbero potute andare anche meglio. Adesso sono i favoriti e non sarà di certo il Camp Nou a fermare la loro voglia di semifinale. Chi scommette?
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Scarpini: “NextGen Series: ecco tre risposte per i tanti rosiconi”
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