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Serie A, Casini: “Juventus? Non comprensibile l’attenzione della Liga sul tema”

Casini
Le parole del presidente della Lega Serie A a margine dell'assemblea di questo pomeriggio

Daniele Vitiello

Lorenzo Casini, presidente di Lega Serie A, è intervenuto in conferenza stampa questo pomeriggio a margine dell'assemblea svoltasi negli uffici di via Rosellini a Milano.

Queste le sue considerazioni, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it in Lega: "Alla terza votazione è stato eletto il consigliere non indipendente di Lega, Rebecca Corsi, amministratore delegato dell'Empoli. Era da tanti anni che non c'era una donna nel consiglio di Lega, un segnale importante perché si è occupata a lungo di calcio femminile ed è un segnale del programma di cambiamenti e trasformazioni che la Lega dovrà intraprendere nei prossimi anni. La Lega, inoltre, ha deciso di stanziare 500 mila euro in favore della Lega Ucraina come fatto anche da altre leghe. L'assemblea doveva anche apportare aggiustamenti alle linee guida per il nuovo ciclo di diritti audiovisivi ed è stata approvata la nuova versione, in modo da poterla trasmettere alle autorità per avere presto il testo definitivo approvato e partire con la comunicazione del bando".

Qual è il bilancio di come sta il calcio italiano?

"Il contesto pandemico e post pandemico ha segnato tutto lo sport. Il calo dei ricavi è stato estremamente significativo ed ha provocato un calo dei tesserati. L'impatto è stato devastante. Prima della pandemia non è che la situazione fosse rosea, ma ora è peggiorata. Vedo comunque lo sforzo che sta facendo la Lega con un pacchetto di riforme che verranno approvate. Bisogna lavorare con Istituzioni e Governo: il ministro Abodi ha dato disponibilità a ricevere proposte e a formularne da uomo di sport qual è".

Avete parlato anche della Juventus? 

"Il mio punto di vista è quello del presidente del CONI. Ci sono indagini in corso e non le commentiamo".

Fattibile passare alla proposta di Marotta paragonando i calciatori alle star dello spettacolo?

"Il tema è sicuramente da approfondire. Rispetto alla proposta, vanno considerando pro e contro. E' coerente perché il fondo dei lavoratori dello spettacolo nasce da un ex fondo in cui confluivano anche gli sportivi. Il fondo lavoratori dello spettacolo ha problematiche non indifferenti, che non vedo facilmente applicabili per esempio ai guadagni dei calciatori. Stiamo parlando di massimali che vanno ben oltre quelli dell'INPS per i lavoratori dello spettacolo. Sono problematiche non semplici, però il tema esiste: anche la nozione di lavoratore sportivo non corrisponde più a quella originale".

Sul fronte della non applicabilità delle sanzioni al debito che scadrà il 22 dicembre?

"Sì, abbiamo avuto interlocuzioni. È un problema più grande del settore sportivo e riguarda in realtà tutto il mondo delle imprese e il sistema tributario italiano. Il fatto di averlo individuato ha aiutato il governo a prendere contezza del fatto che non riguarda solo lo sport".

Quali proposte avete in mente per le riforme?

"Viaggiamo su dieci punti e quindici iniziative che verranno discussi in commissione. La bozza sarà condivisa con tutte le squadre. I temi sono tanti e non vorrei svelare sorprese".

L'attenzione della Liga sul tema Juventus la reputa comprensibile?

"Non la reputo comprensibile perché ci sono indagini in corso. Non si commentano le indagini in corso".

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