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Sneijder fuori dalla porta, Alvarez sull’uscio: Coutinho, ora o mai più

Il paragone con El Shaarawy è inevitabile. Il gioiellino del Milan è definitivamente esploso, anche grazie alla continuità che gli ha regalato Allegri, ora si attende la risposta dell’Inter. Che il suo gioiellino (classe 1992 come il...

Daniele Mari

Il paragone con El Shaarawy è inevitabile. Il gioiellino del Milan è definitivamente esploso, anche grazie alla continuità che gli ha regalato Allegri, ora si attende la risposta dell'Inter. Che il suo gioiellino (classe 1992 come il Faraone) ce l'ha ma non lo utilizza con la stessa frequenza, anche 'complici' infortuni non sempre leggeri.

Ora, per Coutinho, è il momento della verità. Il brasiliano è la prima scelta dopo il tridente "pesante". Wesley Sneijder è stato messo fuori gioco da questioni contrattuali, Ricky Alvarez si sta mettendo fuori gioco da solo con prestazioni tutt'altro che incisive. Dopo una tourneé indonesiana da urlo, un precampionato ancor più convincente e un inizio di stagione più che positivo, Coutinho ha leggermente tirato il freno a mano.

Ora è il momento di spingere "a tavoletta". Coutinho ha accumulato già una discreta esperienza internazionale, ha giocato e bene nella Liga spagnola, ora è il momento del salto di qualità. Per sé e per l'Inter. Ma bisogna crederci, non solo a parole.

Gli venga data l'opportunità di dimostrare quanto vale sul lungo periodo, come accaduto nel Milan con El Shaarawy. Gli venga data l'opportunità di giocare con continuità, non una partita sì e tre no. Chissà che l'Inter non si accorga di non aver bisogno di cercare nuovi Sneijder altrove,