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Sogno nerazzurro: un’Inter pizza e maccheroni

Troppe volte la nostra beneamata è stata accusata di mancanza di italianità; troppe volte ci siamo sentiti ripetere frasi del tipo “L’Internazionale ha davvero tutte le nazioni tranne l’Italia” o “Bella immagine che...

Alessandro De Felice

Troppe volte la nostra beneamata è stata accusata di mancanza di italianità; troppe volte ci siamo sentiti ripetere frasi del tipo "L'Internazionale ha davvero tutte le nazioni tranne l'Italia" o "Bella immagine che date del paese: vincete e non avete neanche un italiano". Critiche invidiose ed ingiuste nei confronti di una squadra che ha portato la bandiera italiana sul tetto del mondo. 

Troppo facile fare nomi come Mazzola, Facchetti, Corso, Boninsegna, Meazza, Vieri, giocatori nerazzurri che nel corso degli anni tra trionfi ed insuccessi con indosso la maglia nerazzurra hanno sempre portato con orgoglio la bandiera tricolore in tutte le manifestazioni, diventando spesse volte bandiere della Nazionale e simboli di un intero paese. E' vero, negli ultimi anni si è preferito puntare su giocatori stranieri,campioni del calibro di Milito, Eto'o, Sneijder, Zanetti... non tanto perchè non si volesse valorizzare il prodotto nostrano, quanto più perchè il panorama calcistico italiano non offriva talenti in grado di ottenere i risultati raggiunti da questi campioni provenienti da tutto il mondo. 

Comunque ora le cose sembrano essere davvero cambiate; seguendo l'esempio di club italiani non così blasonati come Atalanta, Empoli, Palermo... e seguendo quella corrente europea felice e vincente di club di primo piano come Barcellona, Arsenal o Bayern, l'Inter ha deciso di puntare forte sul vivaio, credendo nei nostri talenti italiani. Il più delle volte arrivano a Milano non ancora maggiorenni la società li prende, li alleva, li fa crescere per vederli sbocciare e alle volte li guarda voltargli le spalle e andarsene per la loro strada spesso senza mostrare un minimo di riconoscenza. La dirigenza è cresciuta e ha deciso di puntare sul prodotto nostrano, valorizzando i piedi buoni italici e facendoli crescere in un contesto vincente e per questo produttivo. 

I vari campioni provenienti dall'estero hanno preso questi giovani tricolori e li hanno svezzati con il latte dei successi e delle vittorie, facendoli crescere protetti in un ambiente dove la mentalità vincente unisce tutti e si tramanda di giocatore in giocatore.Senza scomodare i vari Mazzola, Facchetti, Corso, Boninsegna, Meazza, Vieri adesso l'Inter è pronta a puntare sugli azzurri del futuro e i tifosi interisti sono autorizzati a sognare all'ombra della Madonnina una formazione fatta solo da giocatori italiani, un undici non preso a caso dalle figurine panini, bensì selezionato ed allevato per diventare vincente e forte quanto lo sono stati i loro predecessori. Ora che siamo arrivati sul tetto del mondo vogliamo continuare a restarci, mostrando orgogliosi la bandiera italiana sventolare dall'alto dei nostri successi, attuali e futuri. 

Ma ecco in foto una possibile formazione nerazzurra tutta tricolore (il capitano lo consideriamo un po' tutti italiano di adozione,quindi passatemelo).