Secondo Tuttosport, uno dei segreti dell'Inter capolista, è sicuramente quello di avere avuto, in queste prime dodici giornate pochi infortuni muscolari Rosa praticamente al completo da almeno un mese, con annessa massima disponibilità di scelta da parte di Roberto Mancini. Gli scudetti si vincono anche (pardon, soprattutto) così. Sembra preistoria la moria di giocatori causa infortuni assortiti che aveva zavorrato gli ultimi mesi della gestione Stramaccioni dopo che la vittoria allo Stadium sulla Juventus (3-1, 3 novembre 2012), aveva illuso un po’ tutti sul fatto che quello fosse l’anno buono. Fu invece un fuoco fatuo. Questa Inter, al contrario, poggia il suo primato in classifica - in cooabitazione con la Fiorentina - su solidissime basi. Quali? Una difesa blindata (per cui è stato scomodato il paragone con il Milan di Fabio Capello), una rosa dalla profondità inimmaginabile (tra i big il solo Montoya non è stato ancora utilizzato) e l’assenza, quasi totale, di infortuni. Il che, coniugato con il sapiente turnover attuato da Mancini nonostante l’assenza di impegni legati alle coppe europee, ha prodotto una squadra “da corsa” che magari non sarà bella da vedersi come Napoli, Roma e Fiorentina, ma che rappresenta un mirabile esempio di italica concretezza. Caratteristica che negli anni è spesso stato sinonimo di scudetto.
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Solidità difensiva e rosa intercambiabile ma non solo. Uno dei segreti dell’Inter…
Secondo Tuttosport, uno dei segreti dell’Inter capolista, è sicuramente quello di avere avuto, in queste prime dodici giornate pochi infortuni muscolari Rosa praticamente al completo da almeno un mese, con annessa massima disponibilità di...
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