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Soriano: “Inter? Ci pensa il mio agente, io non leggo i giornali. E da 6 anni…”

Roberto Soriano, uomo mercato del momento per la Sampdoria, ha concesso un’intervista a “La Repubblica”, parlando delle voci e indiscrezioni ma non solo: Capitan Soriano, innanzitutto come va la testa? “Ora bene. Contro la...

Daniele Mari

Roberto Soriano, uomo mercato del momento per la Sampdoria, ha concesso un'intervista a "La Repubblica", parlando delle voci e indiscrezioni ma non solo:

Capitan Soriano, innanzitutto come va la testa?

"Ora bene. Contro la Juve avevo preso una pallonata dopo un corner, vedevo sfuocato e mi girava la testa, ho dovuto chiedere il cambio. Ma è tutto passato poco dopo, quando mi sono sdraiato nello spogliatoio".

Peccato, nell'assalto alla porta di Buffon avrebbe fatto molto comodo...

"Ma i miei compagni hanno fatto comunque una grande partita, insieme ai primi settanta minuti nel derby abbiamo dimostrato di saper giocare un bel calcio".

La crisi, dunque, è definitivamente alle spalle?

"Sì, avevamo solo bisogno di un po' di tempo per abituarci al cambio di allenatore. I metodi sono tutti diversi, è una cosa normale".

Ma questa benedetta differenza di metodo di cui parlate sempre in cosa consiste?

"Zenga ci lasciava liberi di fare, con Montella proviamo molte più cose in allenamento per arrivare preparati alla partita".

Si torna ai tempi del suo idolo Mihajlovic, insomma. Ha visto che fatica al Milan?

"Sapevo che per il mister non sarebbe stato facile, è da tre anni che il Milan soffre".

L'avrebbe mai detto, soltanto l'anno scorso, che nella stagione 2015-2016 sarebbe stato il capitano della Sampdoria?

"No, non l'avrei detto. Ma in generale non sono uno che pensa a queste cose. A me interessa giocare, però portare la fascia è una bella cosa, anche se comporta più responsabilità. Comunque per me il capitano resta sempre Angelo".

Non si sente nella parte?

"La fascia è un onore, ma so che devo migliorare. Ad esempio io sono uno che in campo parla poco, qualche parola in più ai miei compagni devo pronunciarla. E se anche il più giovane della rosa si ferma per dirmi qualcosa, io lo ascolto senza contraddirlo".

In campo, invece, è cresciuto moltissimo. Sei gol nel girone d'andata sono già il suo record , dove vuole arrivare?

"Beh, se all'andata ne ho fatti sei, in doppia cifra devo riuscire ad arrivare".

Ci proverà con la maglia della Sampdoria o con quella dell'Inter?

"A queste cose pensa il mio procuratore, io penso solo a giocare. Sono qui da sei anni e a Genova sto benissimo".

Nessuna distrazione?

"Non sono uno che legge quello che scrivono i giornali o Internet. Al massimo sento i commenti dei tifosi sulle solite voci, ma non mi faccio influenzare. Mi interessa solo giocare e l'ho dimostrato dopo l'ultimo giorno di mercato della scorsa estate".

Il momento più bello da quando è alla Sampdoria?

"Ovviamente l'ultimo derby, una doppietta che vale la vittoria è un sogno per uno come me che è arrivato qui da ragazzino".