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Nello spogliatoio del PSG vecchi rancori verso Icardi: ecco come se l’è cavata l’argentino

Ambientamento non facile a Parigi per l'ex capitano dell'Inter

Daniele Vitiello

L'ambientamento di Mauro Icardi nello spogliatoio del PSG non è stato tra i più morbidi. A confermarlo anche Alfredo Pedullà sul Corriere dello Sport di oggi: "Non facciamola diventare una storia di gossip, chi ha frequentato uno spogliatoio sa che ci sono ruggini del passato e che ognuno è permaloso/orgoglioso a modo suo. Riepilogo: Icardi sbarca a Parigi il 2 settembre e non trova tappeti rossi stesi, neanche carezze come messaggi di benvenuto. Non per una questione di soldi, lì c’è chi guadagna in doppia cifra e non conosce la parole gelosia. Ma perché era partito un “trenino” di vecchi rancori: la storia di Maxi Lopez molto amico di Messi, il pregresso con Wanda, Maurito che viene definito un “traditore”, quindi potenzialmente un tipo pericoloso. Perché, il messaggio è questo, se porti via la donna al tuo migliore amico non sei certo uno stinco di santo, oppure un signorino da stimare. Messi coinvolge Neymar, già nervoso per non averlo potuto (ri)abbracciare al Barça (leggete le dichiarazioni di Leo dopo il mancato trasferimento), con la sponda di Paredes e Di Maria. Guarda caso i due argentini più il partner stimato, guarda caso i compaesani di Rosario (Leo come Angel) con un conto da presentare. Il messaggio implicito: mica puoi presentarti qui come un angelo immacolato e pretendere di resettare il passato colmo atteggiamenti non idonei". 

Maurito è però riuscito a cavarsela: "Icardi ha l’umiltà e il buon senso di entrare in quello stanzone con l’atteggiamento migliore. Guarda, osserva, non casca nelle trappole, intuisce che basterebbe mettere un piede sbagliato a destra piuttosto che a sinistra per alimentare il focolaio. La gestione è giusta, il disgelo dietro l’angolo, magari quel gruppetto non sarà in cima alla lista dei suoi amici (assolutamente ricambiato). Ma va bene così quando la corda non si spezza e gli equilibri, sia pur sottili, vengono mantenuti. Icardi ha alle spalle buoni allenamenti in tal senso: a Milano non aveva tutti contro, ma di sicuro Handanovic, Brozovic e Perisic con il contorno di Ranocchia non gli facevano le coccole. Ora bisogna soltanto capire cosa accadrà quando le stelle (Cavani, Mbappé e ovviamente Neymar) saranno totalmente a disposizione, oltretutto Di Maria è in gran spolvero. Gli spazi si restringeranno, le scelte dovranno essere secche, il broncio di qualcuno tornerà a essere uno scomodo compagno di viaggio. Ma il primo incendio è stato spento senza estintore, non è poco".

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