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Stadio, nuovo incontro per capire come preservare il Meazza. Per il piano B non solo Sesto

Gli aggiornamenti sulla questione che sta tenendo banco nelle ultime settimane

Daniele Vitiello

Sì al nuovo impianto, ma senza smantellare il Meazza, destinandolo a concerti, calcio giovanile e femminile. Questo il monito del sindaco Sala, sul quale riflette TuttoSport: "Ora bisogna declinare in modo specifico questa proposta tenendo conto che il solo primo anello di San Siro ha una capienza notevole: 26.329 (sarebbe il 17° stadio italiano per posti disponibili). E bisogna decidere quale porzione del Meazza deve essere preservata, visto che il primo anello è l’unico con più di 70 anni, quindi soggetto a valutazione di “interesse culturale” della Soprintendenza, ma è il secondo (60 anni di età) ad avere la struttura più caratteristica. Questo argomento sarà al centro dell’incontro tra Giunta, Inter e Milan che dovrebbe avvenire nella prima metà della prossima settimana in modo da indirizzare la successiva delibera con la quale sindaco e assessori dovranno formalizzare la dichiarazione di pubblico interesse".  

Le società intanto sono in attesa: "Inter e Milan, dopo la reazione ufficiale di due giorni fa, attendono questo incontro con il sindaco Sala prima di decidere come procedere. E’ determinante per i due club verificare come la Giunta intende concretizzare i vincoli indicati dal Consiglio. Per ora prevale la prudenza. Ma inizia anche a serpeggiare la preoccupazione di finire in uno scenario simile a quello di Roma con il progetto di stadio del club giallorosso che fatica a decollare in uno slalom politico-burocratico. Per questo è sempre pronto il "piano B" a Sesto San Giovanni (oppure di altre aree milanesi ancora in fase di studio) nel caso in cui gli ostacoli pubblici rendessero impraticabile la fattibilità del masterplan".  

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