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Intensità, gioco verticale ma non solo: anche i numeri premiano l’Inter di Conte

I nerazzurri primeggiano in sette statistiche di squadra, una delle quali però è negativa

Matteo Pifferi

"È perfino superfluo sottolineare che l’unico vero primato che interessa Conte è quello in campionato. Perché è soltanto lì che si vince qualcosa. E, per il momento, l’Inter deve “accontentarsi” del secondo posto, ad una sola lunghezza dalla Juventus. Ci sono altri primati, però, che sono comunque significativi, anche perché dimostrano come stanno girando (bene) le cose in casa nerazzurra, dando peraltro consistenza alle ambizioni del tecnico leccese". Apre così l'articolo del Corriere dello Sport in merito al rendimento positivo dell'Inter di Antonio Conte, sia a livello di singoli che di squadra, come testimonia, di fatto, la classifica che vede i nerazzurri ad un punto di distacco dalla Juventus capolista. Analizzando le statistiche della Lega, infatti, l'Inter è prima in sette classifiche più una a livello di singolo, ossia Brozovic che è il giocatore che corre (12,675 km in media a gara) di più di tutta la Serie A.

CORSAEPOSSESSO - Se Brozovic è colui che corre più di tutti in Serie A, anche l'Inter fa lo stesso rispetto a tutte le altre squadre: con Conte si corre sempre con il piede pigiato sull'acceleratore (111.000 km a gara, quasi 2000 in più rispetto al Parma secondo) ma i nerazzurri guidano la classifica anche del possesso palla (29'21'' a gara davanti al Napoli che si ferma a 28'34'') e quella del minor numero di parate (29), due in meno rispetto al Napoli.  Tecnica, qualità ma anche stazza e forza fisica: l'arrivo di Lukaku ha cambiato la pelle all'Inter che domina nella speciale graduatoria dei crossutili (90 contro gli 87 del Torino e gli 84 del Napoli) , degli angoli (83, due in più dell'Atalanta seconda) e dei gol di testa (5 così come Cagliari e Fiorentina). C'è da registrare, però, anche un primato non positivo: l'Inter è la squadra colta più volte in fuorigioco. Ben 37 volte gli offside dei nerazzurri, una media di oltre 3 a gara e 10 in più del Brescia secondo in graduatoria. "Significa che i nerazzurri sono gli unici a giocare veramente in verticale. E allora finire in off-side può anche essere uno scotto da pagare per puntare il più velocemente possibile alla porta avversaria", chiosa il CorSport.

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