Strama: “Cluj pericoloso. Kovavic? Valuterò! Chivu e Samuel…”

Alla vigilia di Inter-Cluj, gara di andata dei sedicesimi di Europa League, Andrea Stramaccioni ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile.FcInter1908.it vi riporta le parole del mister, che è stato accompagnato da Alvaro Pereira:

Mister, che squadra è il Cluj?

Il pericolo è non conoscere questa squadra perché chi non la conosce la sottovaluta. Noi l'abbiamo preparata al meglio, in ogni dettaglio. Rimane una squadra pericolosissima. 

Farà turnover? 

Metterò in campo la squadra che sono convinto possa fare meglio. Non parlerei di un turnover tecnico perché domani dobbiamo onorare l'impegno e dimostrare di tenere alla Coppa e lo faremo con la squadra migliore. Se ho un giocatore affaticato farò delle scelte. 

Kovacic ci sarà?

Mateo ieri si è allenato a parte. Valuterò tenendo in grande considerazione le sue condizioni. Se scenderà in campo vuol dire che starà bene. 

DOMANDA PER PEREIRA - Come ti senti?Io sto benissimo, non mi piace di fare paragoni con il giocatore che ero prima. Io qui mi trovo bene e sono convinto. Il mister decide quando gioco e quando no, ma sono a disposizione della squadra e mi alleno per fare bene.

Mister, la difesa a quattro sarà un punto fermo?

La squadra va giudicata nel complesso e non si può parlare di un reparto senza parlare dell'intera squadra. Con l'arrivo dei due centrocampisti, di Schelotto e il recupero di Stankovic, abbiamo integrato i reparti e possiamo percorrere la strada di lavoro che abbiamo utilizzato a tratti. E questo supporta il tridente che è anche il modo con cui io empaticamente mi trovo meglio. 

PER PEREIRA - L'esperienza al Cluj? E' stata la mia prima squadra europea e ho grandi ricordi e per me sarà quindi una gara speciale.

Mister, A Chivu serve un intervento chirurgico?

Meglio se tocco ferro va. E' stata una stagione difficile. Lo voglio recuperare al meglio perché ha avuto un affaticamento muscolare e per questo ho deciso di non utilizzarlo e so che non accontenterò la Romania, ma c'è anche la partita di ritorno. 

Ambizioni per la finale e altre candidate?

Onestamente penso solo alla partita di domani. Rispetto molto il Cluj e il suo allenatore che sta facendo molto bene. Al momento penso solo a questa gara e si pensa un passo alla volta. 

Alvarez quando entra dà fiammate, potrebbe essere la sua partita? 

Ricardo finora non è stato disponibile con continuità. Dimostra all'allenatore e al suo gruppo, in allenamento, sempre le sue qualità, per dimostrare questo valore in gara però serve continuità nell'essere disponibile. Ora si sta allenando bene e quando ho deciso di giocare con i giocatori offensivi, lui e Guarin possono giocare dietro alle punte e lui fa parte di questo progetto tattico. Tolti i quattro attaccanti, lui e Guarin possono agire alle spalle dei due attaccanti. 

Quando allenava le giovanili della Roma ha avuto proposte dalla Romania? Meglio Cluj o Steaua Bucarest?

Sono stato spesso in Romania quando ero alla Roma per vedere giocatori giovani. Lì ho stabilito contatti con loro, ma non ho mai avuto una chiamata. Forse perché non ero all'altezza o forse solo perché allenavo la Roma. Il Cluj ha dimostrato di avere grande valore e non c'è motivo di parlare di altre squadre. 

Come ha scelto i giocatori per la lista Uefa?

Scelta difficile, ma abbiamo pagato l'aver dovuto comunicare la prima lista di Europa League alla fine di luglio e abbiamo pagato la costruzione della squadra che avveniva tappa per tappa. Quando abbiamo completato il nostro organico non sono riuscito ad inserire i giocatori che avrei voluto per ruolo e avendo pochi giocatori. Ho puntato così su giocatori che mi integravano i reparti con meno alternative. E' stata anche una scelta gestionale e domani alcuni non potrò utilizzarli.

L'Inter è in corsa per i tre traguardi, si può arrivare fino in fondo in Coppa o si pensa solo a tornare in Champions?

Dobbiamo avere forza e dovere per centrare gli obiettivi che sono a disposizione, non mi piace fare proclami, ma non abbiamo mai snobbato né mentalmente né come scelte le competizioni. Siamo in semifinale di Coppa Italia, è tutto ancora aperto, domani poi c'è la prima tappa per l'EL. Abbiamo iniziato prima, abbiamo giocato di più. Abbiamo diversi infortuni e tanti nostri giocatori hanno giocato già tante partite. Detto questo domani pensiamo al Cluj. 

Controlli antidoping?

Se c'è la possibilità di migliorare uno sport che è anche un prodotto è intelligente prenderla in considerazione. Da parte nostra c'è la massima apertura a qualsiasi integrazione che possa servire a perfezionare il mondo del calcio. 

DOMANDA PER PEREIRA - Sei più a tuo agio da terzino sinistro o da esterno sinistro?Per caratteristica posso fare entrambi e poi decide il mister. Con tre dietro gioco in Nazionale e anche all'Inter. Sono a disposizione. 

Mister, si è chiuso il mercato invernale. Danno fastidio le voci sul mercato e Icardi? Cosa pensi?

A gennaio c'erano operazioni che l'Inter stava facendo e che secondo me restano legate a delle situazioni ed erano contingenti. Avevo rassicurato, ho testimoniato, che stavamo lavorando per il futuro. Adesso i nomi da qui al trenta giugno saranno tanti, ma credo che la società stia lavorando per costruire e dare seguito al progetto in cui io per primo ho messo la faccia per sostenerlo. Siamo una squadra che ha cambiato 15 giocatori e ci possono stare secondo me gli alti e bassi che hanno inciso sulla stagione fino a oggi. Lavoriamo a possibilità importanti per rendere l'Inter competitiva da un punto di vista della futuribilità. 

Samuel, se resta anche l'anno prossimo e Campagnaro, cosa ne pensa?

Walter sta lavorando duramente per cercare di essere in condizione, su di lui non ci sono altre cose da dire. Nel mio progetto lui è un pilastro e non ci sono dubbi. Credo che abbia un rapporto con questo ambiente  e che il suo futuro lo gestirà con il presidente Moratti e con la società. 

DOMANDA PER PEREIRA - Laxalt?Ha fatto bene al Mondiale Under20, ma non lo conosco perché ha cominciato adesso a giocare. Mi sembra bravo da quello che ho visto.