Derby sofferto, ma vinto con il cuore e la voglia di una squadra che si è battuta in 10 contro 11 senza mai lasciare un metro all'avversario. Milan-Inter termina 0-1, e la Milano nerazzurra può ribadire una superiorità che ormai non lascia dubbi e che colpisce nell'animo i rossoneri delusi e irritati ai 90minuti inoltrati. E' il derby dei vari Handanovic,Samuel, Ranocchia, dei restanti nove,ma soprattutto è di Andrea Stramaccioni sempre più leader di questa Inter che comincia a carburare a dovere. Un tecnico nerazzurro, carico più che mai al termine del match, sotto la Curva Norddedica la vittoria al popolo delle Beneamata. Lo stesso Stramaccioni ai microfoni di Premium Calcio ribadisce anche lui, ancora una volta, di che colore è il cielo sopra Milano: "Due derby e due vittorie? Più due della Primavera e sono quattro. L'Inter credo che stasera abbia approcciato la partita con una rabbia e un'aggressività in un derby dove per noi era importante dimostrare di essere subito presenti in campo. Non a caso le due più grandi occasioni hanno portato subito al goal, e su una pressione di Milito è arrivata l'occasione che poteva essere quella del 2-0. Sicuramente nella seconda parte del primo tempo, il Milan è cresciuto e ci ha messo un po' in difficoltà, soprattutto sulle corsie laterali. Nel secondo tempo siamo rientrati, e secondo me con Guarin avremmo avuto quella forza, quel peso maggiore a centrocampo ma poi l'espulsione ha cambiato un po' tutti i piani. A quel punto il mio intento era di cercare di lasciare in campo una squadra equilibrata ma sempre con la possibilità di ripartire, e quelle volte che abbiamo avuto l'occasione con Alvaro Pereira e Palacio ci abbiamo provato".
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Strama: “Due derby vinti? Sono quattro. Abbiamo voluto da subito la vittoria…”
Derby sofferto, ma vinto con il cuore e la voglia di una squadra che si è battuta in 10 contro 11 senza mai lasciare un metro all’avversario. Milan–Inter termina 0-1, e la Milano nerazzurra può ribadire una superiorità che ormai non...
Domani corso a Coverciano e il curriculum cominicia ad essere ricco. Siete in corsa per il titolo, quattro vittorie consecutive e dal punto di vista tattico la squadra si sta trovando... "La cosa principale che io volevo da questa partita era quella di confermare la crescita. L'Inter, soprattutto nel secondo tempo, ha dimostrato di aver ritrovato quei valori caratteriali, di mentalità, di saper soffrire in momenti di difficoltà. I giocatori si allenano con queste partite, adesso ho la sensazione di avere una squadra solida che ha un'organizzazione molto diversa a livello difensivo, ma soprattutto non ha concesso quello che era un po' la forza del Milan, cioè il palleggio corto al limite dell'area. Li abbiamo sempre costretti a crossare, e questo ha dimostrato che i riflettori stasera sono tutti per i miei calciatori...".
Il Milan si lamenta per l'arbitraggio, ma anche voi contestate l'espulsione di Nagatomo..."Oggettivamente penso che la squadra penalizzata sia stata l'Inter che ha giocato 47' in inferiorità numerica. Ma domani sono a Coverciano Sacchi chi lo sente!!? Non mi fate parlare di arbitri... Se ho contestato la direzione di gara? io ho protestato molto e poi ho chiesto anche scusa per un fallo di Yepes su Palacio. Era fallo, l'assistente era lì, io ho protestato alla mia maniera, dopo gli ho chiesto anche scusa, lo dico in maniera serena secondo me in quel caso era fallo con ammonizione. Ho perso la pazienza ma concedetemi qualche peccato di gioventù...".
A un certo punto soprattutto alla fine un po' ricordava Mourinho con questa esultanza verso la Curva Nord..."Lui vinceva sempre. Comunque io ci ho sempre creduto a questa squadra, il tratto importante che deve uscire dalla settima giornata è che l'Inter è in crescita, questo è il segnale principale. Lo sfogo con i tifosi è perchè ero in debito. Io sono qui da pochissimo, non ho fatto niente, non sono nessuno e mi avevano tributato uno striscione bellissimo prima della vittoria con il Siena, e dopo la partita con una sconfitta in casa pesantissimia ci avevano sempre sostenuto. Mi ero ripromesso un piccolo regalo, che poteva essere una vittoria come questa di stasera. Loro ci hanno veramente sempre sostenuto...".
Pensi che la tua squadra anche nel primo tempo sia stata equilibrata, e che abbia avuto le opportunità offensive?"I sistemi di gioco che abbiamo attuato stasera condedono dei grandi vantaggi all'una e all'altra. Secondo me l'abilità era quella di cercare di sfruttare i vantaggi e limitare gli svantaggi. E' normale che io mi riferisco all'approccio nell'aggredire il Milan alto che ha portato alla punizione, al goal, alla seconda occasione e alle ripartenze molto pericolose. E' normale che l'interpretazione della nostra difesa contro attaccanti così veloci tendeva a farci concedere meno metri possibili fra le spalle dell'ultimo difensore e la porta. Quindi con Bojan, Emanuelson ed El Shaarawy equivale a limitare la loro pericolosità nello spazio, io avendo dei difensori che non hanno le caratteristiche della velocità, tranne Nagatomo che secondo me fin quando è rimasto in campo ha cancellato El Shaarawy, questo ci faceva ballare un pochino tra Cambiasso e Gargano. Questa è la mia analisi..."
E' un'Inter che può è pensare allo scudetto visto che alla ripresa del campionato ci sarà lo scontro al vertice?"No è un'Inter che deve pensare a crescere perchè siamo alla settima giornata, e io non mi esalto in questi momenti. Non mi butto giù neanche nei momenti difficili, dobbiamo continuare a crescere, ci sono tante cose che vanno, alcune cose che non vanno, noi lo sappiamo e adesso la sosta serve per lavorarci...".
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