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Stramaccioni e le sue direttive. Sky: “E’ il Ministro del Lavoro”…

“Bene bene“. La sua Inter adesso funziona, ma i meriti non li vuole. Andrea Stramaccioni li dà tutti ai suoi ragazzi: “Io posso anche avere un’idea, ma sono loro che vanno in campo, loro che interpretano i ruoli“. Il...

Eva A. Provenzano

"Bene bene". La sua Inter adesso funziona, ma i meriti non li vuole. Andrea Stramaccioni li dà tutti ai suoi ragazzi: "Io posso anche avere un'idea, ma sono loro che vanno in campo, loro che interpretano i ruoli". Il mister studia molto le gare, non è mai impreparato su curiosità tecnico-tattiche che riguardano gli avversari, li conosce, perché li studia a fondo e in questo non è diverso da chi ha più esperienza di lui.

Ironico quando c'è da divertirsi, concentrato e pignolo (in senso buono) quando c'è da fare, da costruire, da cambiare (magari in corsa). Per parlare di lui, a SkySport24 hanno deciso di utilizzare un titolo 'simpatico', ma che dipinge in pieno il giovane tecnico e la sua filosofia: "Strama, Ministro del Lavoro".

Non ama fare proclami, ma continua a ripetere, quasi ossessivamente, alla sua squadra e agli interisti di restare ancorati con i piedi per terra, di pensare giorno per giorno e non sembra proprio scaramanzia. Niente voli pindarici. Scudetto? Manco a parlarne. AntiJuve? Diciamolo, al momento, chi se ne importa. Se sarà, sarà. Quello che conta per una formazione nuova, che ha appena ricominciato, è lavorare. Lavorare sul campo, impegnarsi costantemente per migliorare anche di un po' gara dopo gara.

"Stiamo lavorando bene, ma restiamo con i piedi per terra, abbiamo ben in mente che dobbiamo lavorare molto per crescere di partita in partita senza guardare alla classifica o ad altre cose perché questo ci distoglierebbe. Abbiamo cambiato tanto e stiamo trovando un'identità", ha spiegato in sala stampa, alla Pinetina, l'allenatore nerazzurro.

Prima l'obiettivo era dare un equilibrio alla Beneamata, adesso al primo posto c'è la continuità di risultati e la capacità di trovare una propria identità di gioco. Tutti nella stessa direzione: "E' normale che l'allenatore scelga a seconda dello stato di forma, io do importanza a campo e allenamenti". Nessun favorito, tutti hanno la loro occasione. Tutti devono dare il loro contributo. Qualche giorno fa, il presidente Massimo Moratti, riferendosi proprio a questo, ha detto di aver notato e di apprezzare molto l'unità di intenti dello spogliatoio.  "Un bello spirito".