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Inter, Suning tra i paletti di Oaktree. E nel maggio 2024 il fondo può rilevare il club

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Per il futuro dell'Inter pesano gli accordi presi tra Suning e Oaktree. La proprietà nerazzurra dovrà rispettare i paletti del fondo

Andrea Della Sala

Per il futuro dell'Inter pesano gli accordi presi tra Suning e Oaktree. La proprietà nerazzurra dovrà rispettare i paletti del fondo e ora va avanti a pagare il 12% di interessi sul prestito ricevuto.

"Un maxi-prestito che comporta il pagamento di interessi elevati oltre alla necessità di rispettare alcuni parametri di gestione economica. È il doppio binario che governa il finanziamento di 275 milioni, concesso a maggio dell’anno scorso da Oaktree a Suning per puntellare l’Inter. Gli interessi sono in doppia cifra, pari al 12%, a testimonianza della situazione molto delicata nella quale si trovava l’Inter al momento della conclusione dell’accordo con il fondo californiano. Nella recente semestrale di Inter Media and Communication, relativa alla prima parte dell’esercizio 2021-22 (da luglio a dicembre), si parla di 18,1 milioni di interessi pagati alle società che compongono la catena proprietaria dell’Inter. Da lì, infatti, vengono rilasciati i soldi necessari a sostenere le spese dei Campioni d’Italia. In contemporanea a questo aspetto, tipico di ogni prestito e accompagnato dal pegno sulle quote nerazzurre, c’è anche l’esigenza di rispettare i paletti posti dal creditore", spiega Tuttosport.

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"Su questo non sono filtrate molte informazioni nel corso di questi undici mesi. Si è parlato di indicazioni da parte di Oaktree finalizzate a non sforare un rapporto prestabilito tra ingaggi e ricavi. D’altronde già negli impegni presi con i sottoscrittori dei bond è previsto che l’Inter non possa andare oltre il 70% per quanto riguarda questa voce (prima della rinegoziazione dello scorso gennaio, anche Oaktree era tra chi aveva investito nella maxi-obbligazione nerazzurra degli anni precedenti). Non a caso, secondo dati dello scorso febbraio, il rapporto dell’Inter sarebbe vicino proprio al 70%. Questo approccio rientra nello schema “loan-to-own” (presta per diventare proprietario), una delle specialità dei fondi come Oaktree che concedono finanziamenti a società in difficoltà con la prospettiva di poter acquisire il controllo al termine del periodo fissato per il rimborso, in questo caso maggio 2024. Per questo diventa determinante delineare un percorso di risanamento", aggiunge il quotidiano.

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