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Suning, Zhang ‘scippa’ un osservatore al Milan: “Da gennaio vado al Jiangsu. Mi hanno offerto di…”

Stefano Cortesi sarà il nuovo responsabile scouting nel vivaio del Jiangsu Suning, squadra di proprietà di Zhang Jindong

Redazione1908

Colpo di mercato per il Jiangsu Suning. Non in campo ma nello staff. Come riporta la Gazzetta di Mantova, infatti, l'ex responsabile del vivaio del Mantova, Stefano Cortesi, da gennaio volerà in Cina per assumere l’incarico di responsabile scouting nel vivaio della squadra del patron nerazzurro:

«Stavo lavorando come osservatore per il Milan e mi trovavo molto bene - spiega il “Comandante” -, ma quando il responsabile scouting dell’Inter, Gagliardi, che conosco avendo collaborato per sei anni col club nerazzurro, mi ha fatto questa proposta, ho colto l’occasione al volo. Sono già stato in Cina per una decina di giorni e ho potuto apprezzare la grande organizzazione del Suning, nonché le importanti strutture dedicate alla valorizzazione dei giovani. Ora sono rientrato in Italia e dal 2 gennaio mi trasferirò in pianta stabile a Nanchino, che fra l’altro è una bellissima città. Anche perché in Cina l’attività giovanile parte a febbraio».

I DETTAGLI - «Attualmente il Suning ha circa 200 ragazzi nel vivaio, con squadre che vanno dall’Under 12 all’Under 19. L’idea è di cominciare a lavorare anche sull’attività di base, allestendo altre formazioni con i bambini più piccoli. Il mio ruolo sarà quello di selezionare i ragazzi per tutto il vivaio e anche per la squadra riserve, tutta composta da giovani e per la prima squadra, che deve schierare obbligatoriamente quattro under 23. È una sfida stimolante, perché in Cina il calcio è un movimento in grande crescita. I mezzi economici e le strutture non mancano di certo, così come la quantità dei praticanti fra i quali fare selezione. C’è però tanto da costruire e per questo i club cinesi spesso si affidano ad addetti ai lavori occidentali, che possono portare esperienza».

UN'ESPERIENZA - «È un’esperienza di vita che affronto con entusiasmo, anche perché non sono più giovanissimo e un’occasione del genere poteva non ripresentarsi. A uno “zingaro” del calcio come me, poi, confrontarsi con nuove realtà è sempre piaciuto. E la Cina, per quanto ho potuto vedere in questo primo approccio, è davvero un altro mondo rispetto al nostro. Rimpiangerò magari qualche piatto mantovano - conclude sorridendo - ma seguirò anche da lontano la squadra del mio cuore, il Mantova».

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