Ha parlato, e non poteva essere diversamente, anche di mercato il presidente nerazzurro, Erick Thohir, nella sua intervista alla Gazzetta dello Sport: "Abbiamo parlato di mercato lunedì? No, vengo aggiornato quotidianamente da Ausilio, il mercato è ancora lungo. Anche per questo non possiamo ancora fissare un obiettivo per la prossima stagione diverso dall’Europa League. Obiettivi? Non prima di aver chiuso il mercato e aver visto cosa faremo nei primi match ufficiali. Inutile fare proclami ora, anche se ci proveremo in ogni modo. Abbiamo grandi ambizioni. Come si colma il gap con le altre? Per fare una squadra forte non basta mettere insieme giocatori forti. Molto dipende da come il gruppo sa lottare insieme. Vi porto gli esempi di Costarica, ma pure del mio DC United, ultimo lo scorso campionato e al vertice in questo. Poi è chiaro che servono i fuoriclasse. Se a gennaio non avessimo preso Hernanes forse non saremmo andati in Europa League. La Juve perde senza Conte? Loro rimangono una delle favorite. Ma ogni club ha la propria strategia. Noi vogliamo una rosa forte, ma equilibrata. Nell’età e nei vari ruoli. Tenere giocatori in esubero non farebbe bene a nessuno. Mercato? Abbiamo della liquidità per muoverci comunque, ma serve equilibrio nel bilancio. Di certo non potremo solo comprare. I tifosi vogliono il top player? Ma non vogliamo prendere qualcuno che possa creare problemi all’interno dello spogliatoio. Cosa serve prendere una star se poi fa ombra a un potenziale top player come Kovacic o Icardi? Può servire di più un nome meno di grido, ma esperto e più funzionale al progetto. Tenendo conto che, playoff permettendo, quest’anno saremo impegnati su tre fronti. Medel? Stiamo ancora discutendo su alcuni dettagli e non faccio annunci prima della firma. Poi è chiaro che dobbiamo tenere sotto controllo anche delle alternative. Non faccio nomi in generale, ma alcuni giocatori che ci hanno detto di no in futuro se ne pentiranno. Jovetic, Lamela e Cerci sono obiettivi impossibili? Non sappiamo, il mercato è aperto. La cosa fondamentale è rispettare gli altri club. Per questo non voglio assolutamente che i miei dirigenti parlino con i giocatori prima che con le loro società. Con Medel e Osvaldo mercato chiuso? E’ ovvio che dobbiamo prendere un centrocampista e un attaccante. Ma fare nomi non aiuterebbe le nostre strategie. Hernandez? Allo United sono in atto tanti cambiamenti. Sarà utile vedere all’opera i loro giocatori e parlare con i dirigenti. Magari si parla di Hernandez, poi magari alla fine dai Red Devils prendiamo un centrocampista...».
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THOHIR: “PRENDIAMO UNA PUNTA E UN CENTROCAMPISTA. NOMI? VEDIAMO. I TIFOSI…”
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