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Tu is megl che uan, Motta con Touré: Mancio li chiede e c’è l’effetto calamita

Roberto Mancini vuole riportare immediatamente l’Inter a lottare per lo scudetto e sa benissimo che per farlo non saranno sufficienti solo giocatori tecnici. Nelle intenzioni dell’ex City, infatti, l’obbligo è quello di reperire sul...

Riccardo Fusato

Roberto Mancini vuole riportare immediatamente l’Inter a lottare per lo scudetto e sa benissimo che per farlo non saranno sufficienti solo giocatori tecnici. Nelle intenzioni dell'ex City, infatti, l’obbligo è quello di reperire sul mercato giocatori dalle spiccate doti fisiche, con esperienza e personalità, capaci anche di reggere la pressione del "Meazza".Proprio attenendosi a queste peculiarità, secondo l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, il tecnico jesino - durante l'incontro con Erick Thohir - ha fatto il nome di Thiago Motta quale interprete necessario al suo modello di gioco. Tutto semplice allora? No, non ancora: perché Thiago Motta va convinto e la chiave prevede un piano-calamita: un pezzo grosso ne attira un altro. In tal senso, l’acquisto di Yaya Touré potrebbe fare da effetto domino e attirare gente del calibro dell’italo-brasiliano.Per convincetre l'italo-brasiliano non saranno sufficienti le sole parole di Roberto Mancini, notoriamente bravo in opere di persuasione, ma saranno fondamentali i segnali che manderà il club: l'arrivo di calciatori di alto livello dimostreranno che l'Inter ha tutte le intenzioni di ricominciare a lottare, condizione sufficiente e necessaria per l'approdo a Milano di Thiago Motta.