Rafa Benitez, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ripercorre la sua esperienza all'Inter: "Tornare all'Inter? Forse non direi di no... Il tempo mi sta dando solo ragione».
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Tutto Benitez: “Chiesi Jovetic e Sanchez. Leo? Gli hanno preso Pazzini. Materazzi…”
Rafa Benitez, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ripercorre la sua esperienza all’Inter: “Tornare all’Inter? Forse non direi di no… Il tempo mi sta dando solo ragione». Il distacco nervoso con l’Inter l’ha...
Il distacco nervoso con l’Inter l’ha danneggiata in ottica-Italia?
"Il problema è che in Italia solo poche squadre possono vincere la Champions League, e oltre alle squadre che ho citato e all’Inter resta il Milan: e lì non credo che potrei andare...».
Fanta-ipotesi: in futuro l’Inter la richiama, cosa fa?
"Coi tifosi ho sempre avuto un grande rapporto, loro mi hanno dato sempre appoggio. Sì, forse tornerei, certo ci vorrebbe chiarezza, io non ho problemi con nessuno. Per me è stata una bella esperienza: ho vinto due titoli in 6 mesi di cui uno che il presidente Moratti e tutti gli interisti aspettavano da tanti anni, l’Intercontinentale».
Dal suo punto di vista un problema grande c’è stato: da quando è andato via, l’Inter ha acquistato 10 giocatori, e con lei zero.
«Nella vita il tempo può dirti sì o no. E se hai ragione, ti dice sì. Ecco, a me lo ha detto: perché hanno acquistato, dimostrando chece n’era bisogno. Nella mia estate, zero acquisti, dopo di me hanno firmato 4 giocatori e ne sono andati via sei. Il problema è che dovevano farlo prima, comprare e ringiovanire: l’avessero fatto con me avremmo vinto ancora tanto. L’Inter però ha perso l’opportunità».
Breve flash-back: nell’ultimo giorno del mercato estivo 2010 il Milan prende Ibra e lei parla con Moratti.
«Era Moratti a essere preoccupato, così io gli ho semplicemente ribadito quanto gli avevo chiesto, cioè rinforzi».
Aveva chiesto Mascherano, Kuyt, Evra: è vero anche Jovetic?
«Sì, come poi Alexis Sanchez, un grande acquisto del Barcellona. Sanchez lo chiesi per gennaio, quando ancora costava la metà».
Al sodo: si è sentito tradito dall’Inter?
«Mi avevano promesso tante cose e non hanno comprato niente».
Però tutti quegli infortuni, eh...
"Più del 60% dei giocatori che c’erano avevano avuto problemi muscolari anche negli anni passati. E li hanno avuti anche dopo, senza di me. Io ringrazio tanto Biabiany, Obi, Coutinho e gli altri ragazzi, ma avevo bisogno di rinforzi per vincere... Poi ribadisco una cosa: io lavoro all’80% con la palla e il resto palestra, manon avevo il controllo di tutto».
Ad AbuDhabi disse che avrebbe voluto controllare i giocatori.
«Andavano in palestra per i fatti loro seguendo il resto dello staff dell’Inter. E a me non andava».
Poi arrivò Leonardo: dal -13 ha raggiunto il secondo posto. A sensazione, lei sarebbe riuscito a fare la stessa cosa?
«Non lo so sinceramente, però a gennaio l’Inter ha preso anche Pazzini. Sa quanti punti ha portato Pazzini? Diciotto. Con 18 punti, frutto di gol decisivi, forse sarei andato lontano anch’io. Forse».
Sente ancora qualcuno dell’Inter?
«Qualcuno sì, qualcuno che merita».
Materazzi disse: «A una Formula Uno serve un pilota, non un vigile».
«Avrei preferito che certe risposte le avesse date sul campo, giocando quando ce n’era bisogno (ridendo ndr)...».
Ad Abu Dhabi lui c’era...
«Lasciamo stare: il mio pensiero adesso come ieri è lo stesso, sono felice di aver portato l’Inter sul tetto del mondo dopo 45 anni».
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