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Uefa, c’è la decisione su Champions ed EL: e un grosso problema. Mercato, scenario clamoroso

Le ultime sulla possibile ripresa del calcio europeo

Marco Astori

L'emergenza Coronavirus ha costretto l'intero sistema calcio a fermarsi, con l'incognita su quando e come ripartire. L'Uefa e la Fifa sono al lavoro in questi giorni per cercare di stabilire un nuovo calendario per terminare la stagione. E, conseguentemente, regolare il mercato in base alle nuove scadenze. Secondo quanto riporta il quotidiano sportivo spagnolo AS, l'organo europeo ha messo in programma tre date per poter ricominciare: metà maggio, giugno e settembre. Il primo sembra improbabile a causa della continua propagazione del Coronavirus. Mentre l'ultimo vorrebbe dire compromettere la stagione successiva. Ecco che quindi giugno sembra essere il mese chiave in cui Ceferin conta di tornare a giocare di nuovo, anche a porte chiuse.

Per quanto riguarda la Champions League, invece, l'Uefa sta lavorando alla soluzione delle final four. L'idea è quella di giocare le partite degli ottavi di finale ancora in sospeso (City-Real Madrid, Bayer-Chelsea, Barça-Napoli e Juve-Lione) e da lì disputare i quarti di finale in una singola partita, poi le due semifinali e la finale a Istanbul a fine giugno. E non sarebbe escluso un cambio di stadio se la pandemia dovesse raggiungere anche la Turchia. Per l'Europa League è previsto lo stesso piano, ma con un grosso problema in più legato alle date e agli incastri: per terminare la Champions League mancano 17 gare, per l'EL addirittura 27.

Sul tema contratti è chiaro che la scadenza del 30 giugno andrà prolungata. Ma la FIFpro avverte che, in tal caso, la proroga dovrebbe essere universale per tutti i calciatori, non solo per quelli che i club vorrebbero trattenere. Per il mercato, invece, si apre uno scenario impensabile: estendere la prossima finestra da giugno a gennaio. "Con questa misura, sarebbe più facile terminare le campagne con normalità e facilitare il mercato in un momento in cui nessuno sa quando i campionati saranno in grado di riavviare. La questione è stata concordata tra la FIFA e la UEFA", conclude AS.

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