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Vieri: “Lukaku una belva, con lui e Dzeko Inter devastante. Conte? Messaggio ben preciso”

L'ex centravanti dell'Inter ha parlato del mercato dei nerazzurri

Andrea Della Sala

Il mercato degli attaccanti sarà molto attivo in questa estate. Anche l'Inter si sta muovendo per garantire ad Antonio Conte un reparto offensivo di livello; intervistato da La Gazzetta dello Sport, Bobo Vieri ha detto la sua su Dzeko e Lukaku:

Christian Vieri, ha visto Dzeko contro gli azzurri?

«Non avevo certo bisogno di Italia-Bosnia per scoprire Edin Dzeko. È l’attaccante più completo che ci sia in Italia: è fortissimo fisicamente, ha tecnica, colpo di testa, calcia benissimo con entrambi i piedi. Fa gol lui e fa segnare parecchio i compagni. Peccato che abbia già 33 anni, perché è uno spettacolo vederlo giocare».

È a un passo dall’Inter...

«I nerazzurri farebbero un salto di qualità pazzesco. Dzeko è uno che fa la differenza. Quando è in giornata è in grado di portare a “spasso” qualsiasi difesa».

Che succede invece a Higuain?

«Non si discute. Capita di vivere un periodo più difficile. Ma qui da noi, non dimentichiamolo, ha fatto una montagna di reti fra Napoli e Juventus: ha vinto molto e ha raggiunto pure una finale di Champions League. Al Milan non si è trovato bene per tanti motivi, e in pochi mesi era poi impossibile adattarsi al calcio inglese col Chelsea. Se io fossi un direttore sportivo scommetterei a occhi chiusi su Higuain».

L’Inter ha di fatto scaricato Icardi.

«Mauro è un realizzatore fenomenale, l’ho voluto vedere 3-4 volte dal vivo quest’anno. Credo che debba però giocare di più con la squadra. Non è nelle sue caratteristiche, ma a certi livelli deve aiutare di più».

Dia un consiglio là davanti alle nostre squadre.

«Mi piace Lukaku, ma uno così deve fare 30 reti a stagione. Ha mezzi impressionanti, è una belva, deve scaricare tutto il suo talento con continuità».

Lukaku-Dzeko all’Inter?

«Ne sento parlare, vediamo se si concretizzerà. In ogni modo l’Inter diventerebbe devastante».

Juventus ancora irraggiungibile?

«È là in alto. Domina da otto stagioni e l’anno scorso ha preso Ronaldo...».

È l’Inter l’unica in grado di impensierire i bianconeri?

«Non ha senso parlare di scudetto ora. Serve tempo per recuperare concretamente terreno. Di certo, la proprietà nerazzurra dimostra di avere grandi ambizioni e ha messo in moto una macchina importante. Antonio Conte è un allenatore top, e il suo ingaggio è un messaggio ben preciso. L’Inter sta facendo le cose per bene, e coi tempi giusti arriverà ai massimi traguardi. Non si può pensare di ribaltare certe gerarchie dall’oggi al domani».

Una risalita partita con Spalletti.

«Luciano è un mio amico, ho affetto enorme per lui. È una persona seria, è un allenatore di livello. Ha preso l’Inter in una situazione disastrosa e per due anni di fila l’ha portata in Champions. E secondo me ha fatto pure un buon cammino in Europa».

Dopo Ancelotti, tornano in Italia pure Conte e (probabilmente) Sarri.

«Un bene per il nostro calcio. Tornano i grandi allenatori e resta Cristiano Ronaldo, l’uomo che ha ridato la massima visibilità alla Serie A. Lavoro a Miami, e prima all’estero tutti guardavano la Liga perché c’erano Messi e appunto Ronaldo. Da quando Cristiano è in Italia, è risalito forte l’interesse per il nostro campionato. E poi con la Juve in campo gli stadi sono tutti pieni. Dobbiamo ringraziare Ronaldo e la stessa Juventus che ha fatto un’operazione straordinaria per il club e per il calcio italiano in generale».

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