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Wenger: ” Fabregas è fantastico, spero di non esserci quando deciderà  di andare via “

In casa Arsenal tiene banco il caso Fabregas. Il Daily Mail questa mattina ha reso noto il malumore dello spagnolo che si è stancato di non vincere nulla a livello di Club. Arsene Wenger tecnico dei Gunners, persona solitamente schiva...

Francesco Parrone

In casa Arsenal tiene banco il caso Fabregas. Il Daily Mail questa mattina ha reso noto il malumore dello spagnolo che si è stancato di non vincere nulla a livello di Club. Arsene Wenger tecnico dei Gunners, persona solitamente schiva sull'argomento questa volta dal suo spazio editoriale del sito di Eurosport lancia un bel messaggio nei confronti del giovane spagnolo. Forse le voci di un probabile addio lo spaventano:

"Fabregas è un giocatore fantastico, è capace di vedere tutto ciò che accade in campo. In lui si ritrovano tutte le qualità più rare di un calciatore, cioè la visione di gioco, la capacità d'anticipo e la mentalità vincente. Ed è per questo che ogni vero appassionato di calcio ha rispetto e stima nei suoi confronti.

In ogni caso ha ancora tanta voglia di migliorare. Non a caso si tratta di uno di quei giocatori che in allenamento spingono sempre al massimo per raggiungere i propri obiettivi. Investe la sua energia cercando di crescere ogni giorno di più, come uomo e come calciatore. Non dobbiamo dimenticarci che è un ragazzo di soli 23 anni che ha già vestito la maglia della Nazionale spagnola in 58 occasioni vincendo un Europeo e un Mondiale. Sono traguardi eccezionali e sono certo che questo è solamente l'inizio.

Spero di non essere ancora qui quando lui deciderà di lasciare l'Arsenal. E se dovessi essere costretto ad assistere a quest'evento, sarei veramente triste. L'ho visto arrivare a Londra quando aveva solamente 15 anni e a quel tempo sua madre mi chiese di prendermi cura di lui. Cesc è cresciuto qui a Londra, trasformandosi in un giocatore chiave per noi dopo una sola stagione in prima squadra; poi è diventato il nostro capitano, il nostro vero leader sul campo: abbiamo vissuto insieme un percorso umano veramente splendido. Perché ovviamente va sottolineato che dietro al grande calciatore c'è anche e soprattutto un grande uomo, il che rappresenta l'aspetto più importante secondo me".