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WM: “Bona è il futuro ma l’Inter non è la Samp. ET? No comment ma ai tifosi…”

Thohir è stato chiaro, contro il Verona niente passi falsi. E’ il momento che l’Inter si dia una scossa. Il momento continua a non essere facile se si considera che l’infermeria è ancora piena, ma serve una reazione anche in...

Eva A. Provenzano

Thohir è stato chiaro, contro il Verona niente passi falsi. E' il momento che l'Inter si dia una scossa. Il momento continua a non essere facile se si considera che l'infermeria è ancora piena, ma serve una reazione anche in campionato dopo la sconfitta con il Parma. Mazzarri dovrà fare punti e oggi, alla vigilia della gara che si giocherà domani sera al Meazza, parla dalla sala stampa del centro sportivo A. Moratti di Appiano Gentile. FCINTER1908.IT presente come al solito con i suoi inviati vi riporta il suo botta e risposta con i giornalisti in diretta. 

- A San Siro arriva il Verona, che approccio si aspetta da parte loro?

Stanno facendo bene da anni. Mandorlini li ha presi da una categoria inferiore, ha aperto un ciclo sta facendo bene, di stanno confermando da un punto di vista dell'organizzazione e hanno lavorato sempre bene anche sul mercato. Ci concederanno pochi spazi, sono bravi nelle ripartenze, sono organizzati, si difendono bene e fanno male quando attaccano. È un avversario importante ma se possiamo ripartire dal primo tempo in EL potremo fare una grande partita. 

- Hai giovani su cui puoi puntare alla luce della gara di EL?

Quando si inizia un progetto con certi parametri si tengono in considerazioni anche i giovani da far crescere. L'Inter ha puntato su di loro per quest'anno e per il futuro. Abbiamo con noi quattro ragazzi in pianta stabile e si cerca anche di farli giocare a seconda delle partite per farli migliorare e crescere. Saranno importanti per il futuro della società. Tutto questo lo facciamo, li teniamo presenti, lo faremo sempre. 

- Situazione infortunati?

E' la settima partita in 21 giorni. Sappiamo quanto infortunati abbiamo, prepareremo oggi la gara. Faremo colloqui individuali con chi ha giocato giovedì e faremo le scelte migliori per la partita di domani. Adesso non saprei cosa dire. Devo parlare anche con i ragazzi che hanno esordito dall'inizio. Mbaye, che ha giocato fino alla fine, devo capire in che stato è se posso impiegarlo domani, prendo lui ad esempio questo vale per tutta la rosa. 

- Data l'emergenza infortuni, chiederà un ultimo sforzo ai suoi prima della sosta?

Chiederò di attingere ad energie fisiche e nervose. Quando noi siamo al top, sia in fase passiva, sia in fase di possesso palla facciamo bene e mettiamo in difficoltà chiunque, quando calano le forze ci mettono in difficoltà. Si, se giochiamo come a Saint Etienne nel primo tempo faremo bene, lo ribadirò ai ragazzi. 

- Palacio, come sta? Perché tarda un suo gol

Non mi voglio ripetere su di lui. Sappiamo quanto è importante per noi. La caviglia non sembra completamente guarita, poteva stare ancora fermo, ma deve trovare condizione e ritmi giocando speriamo che con po' di fortuna possa fare gol che lo liberà mentalmente. Ma è importante per quanto pressa e per quanto corre, è difficile farne a meno.

- Bonazzoli è un giocatore duttile, ci spiega le sue caratteristiche?

A Parma usarlo come esterno è stata una forzatura mia. Si doveva tentare il tutto per tutto. Lui ha un gran sinistro e credevo potesse usarlo convergendo e pensavo potesse aiutare a recuperare la partita mentre stavamo tentando. Lui può giocare in più ruoli, può giocare davanti, come seconda punta. E' un attaccante e può giocare o vicino alla prima punta o come caratteristiche può farlo lui il centravanti di manovra. È un ragazzo intelligente che ascolta, tatticamente in Francia ha capito cosa si doveva fare, è stato importante per lo sviluppo del gioco è in crescita, se continua così sarà importante per la società. 

- Esiste un problema di concentrazione?

Penso che ci sia molta casualità. In Francia sono stati fatti errori di posizionamento che potevamo evitare. È un caso abbastanza casuale quando si prendono gol a inizio partita specialmente verranno a pressarci tutti. Noi dobbiamo imparare ad essere più concreti, dobbiamo leggere bene l'andamento della gara, ne abbiamo anche parlato, vedremo se saremo bravi a capirlo.

- Thohir ha detto che la squadra deve mandare un messaggio ai tifosi, con tutti questi infortuni si può dare un messaggio ?

Intanto non commento le parole del presidente e dei dirigenti, se lo hanno detto va bene così. Bisogna sempre partire con il piglio giusto per riscaldare gli spalti, diventa un molteplicatori e ci si aiuta l'un l'altro. Credo che tutti dobbiamo concorrère al fatto che se ci sono problemi per la squadra vada sostenuta. In Francia siamo partiti bene e poi ci sono mancate le forze, se succede di nuovo spero che la nostra gente ci dia una mano.

- Le prossime gare possono dare una dimensione dell'Inter?

Benedico questa sosta come ho benedetto l'altra quando abbiamo recuperato Hernanes. Spero che questi 15 giorni ci aiuteranno ad aiutare molti dei nostri ragazzi a trovare la forma migliore, a recuperarli. Sono sicuro che quando questo avverrà, se stiamo bene possiamo mettere in difficoltà chiunque. Lo abbiamo dimostrato a fasi alterne è vero. Io lavoro sulla prestazione e sono convinto che i risultati sono figli della prestazione stessa. 

- Si aspettava questo Dodò?

Noi abbiamo puntato su di lui. Rientra in una programmazione, è un ragazzo giovane che aveva la Roma e noi ci abbiamo creduto. Ha diversi margini di miglioramento ed è andato al di la delle aspettative. Avrebbe bisogno di riposare per fare anche meglio.

- Come si risolve la questione Vidic?

Ma cosa si intende per errore di Vidic? Ha fatto un disimpegno dove abbiamo sbagliato tutti. Sul gol era sull'uomo e lui ha avuto sfortuna perché il pallone gli è carambolato sul piede ed è finito sull'avversario. Non abbiamo preso gol per colpa sua, ho visto una grande prestazione, è un esperto, non si è sofferto quasi mai, non abbia concesso nulla, mi sembra abbia fatto un'ottima gara. Non vedo le difficoltà di Vidic. Stando in difesa è più facile che se prendiamo un gol ci vada di mezzo uno dei tre difensori. L'ho rivista la partita, non mi ricordavo dell'errore di cui si parlasse. 

- LA DOMANDA DI FCINTER1908 - Nelle altre squadre dove ha allenato ha sempre fatto la differenza. Lei sente che sta facendo la differenza all'Inter?

Io non valuto il mio lavoro, lo fanno gli altri. Se stiamo attenti a quanto abbiamo fatto quest'anno, stiamo facendo talmente tante cose che si potrebbe vedere il bicchiere mezzo pieno. All'Inter è difficile. Non tanto per me ma per i ragazzi che devono crescere in un club che ha come obiettivi i primi posti, alla Sampdoria ad esempio gli obiettivi erano altri. È diverso farli crescere all'Inter. Quando si va in campo gli avversari danno il centoventi per cento. A volte i pareggi vengono valutati come tragedie, le sconfitte non ne parliamo, e questo rende difficile ai giocatori crescere. Ci sono tante cose da valutare, io darò sempre il massimo per questi ragazzi che per come la vedo io mi stanno dando tante soddisfazioni.

- Jonathan non ha ancora rinnovato. Lei lo vorrebbe ancora tra i suoi in futuro?

Mi piacerebbe vederlo allenarsi intanto. Quest'anno non l'ho mai visto e se sta bene può essere una carta importante come l'anno scorso, ma non ce l'ho mai avuto come Nagatomo. Non vedo l'ora che recuperi perché sugli esterni servono forze, anche perché si gioca ogni tre giorni.