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Zanetti: “Spero di restare da dirigente, ho imparato dalle sconfitte. A Mancio…”

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, per parlare di Expo, l’attuale vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, non ha perso l’occasione per parlare della sua seconda pelle: “Dietro la scrivania sto bene?  Dopo 23 anni nei...

Riccardo Fusato

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, per parlare di Expo, l’attuale vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, non ha perso l’occasione per parlare della sua seconda pelle: Dietro la scrivania sto bene?  Dopo 23 anni nei professionisti, il calcio fa parte di me. Ma mi alleno e ci gioco appena posso. Inter forever mi aiuta in questo senso: ci permette di ritrovarci, divertirci e di rappresentare l’Inter anche da ex. Pure il Zanetti e Friends Match for Expo mi aiuterà .

Il calcio in giacca e cravatta fa soffrire più che il campo? Sicuramente. Quando sei in campo, puoi provare a fare qualcosa e riuscirci. Dalla tribuna puoi incitare e poco più.

Cosa ricordo nei miei 19 anni di Inter? Quando non si vinceva, all’inizio, non è stato per niente facile. Ma ho imparato che si riparte solo accettando la sconfitta, dopo si può sempre migliorare, crescere. Questa è stata una stagione molto difficile, mi auguro che in queste 8 partite si riesca a dare il meglio. L’intesa con l’allenatore c’è, è ottima e questo è molto importante, ci crediamo tutti nel lavoro di Roberto. Non è facile, ma dobbiamo fare tutti uno sforzo, anche noi dirigenti, per creare un gruppo competitivo, che torni da subito a giocarsela con le altre da vertice.

Ora faccio il dirigente?  Dietro la scrivania ho scoperto un mondo nuovo, che mi piace, sto imparando tante cose, seguo un corso alla Bocconi one to one per manager sportivi, la società mi sembra contenta, alla fine della stagione faremo il punto, decideremo cosa fare. E io spero di esserci ancora”